MotoGp 2011: Barcellona, Gara: Vince la noia…e Stoner
Valentino Rossi: 32 volte auguri al pilota, al comunicatore, all'uomo
La Targa Tricolore Porsche in trasferta al Paul Ricard

Il prossimo fine settimana, 1 e 2 maggio, è in programma il terzo appuntamento della Targa Tricolore Porsche sul circuito di Le Castellet. Con 120 piloti al via, la “classica” trasferta d’oltralpe segna un ulteriore record confermando l’ottimo stato di salute della serie. L’appuntamento francese rappresenta una tappa importante del monomarca organizzato da Italia Motorsport-Porsche Club Italia in collaborazione con la Pirelli, perché potrebbe dare una svolta alle classifiche di campionato e rappresentare per alcuni piloti, che alla vigilia godevano dei favori del pronostico, l’ultimo appello per recuperare il gap di inizio stagione.

Lotte sempre più incandescenti nella GT3 Cup dove sui podi delle prime tre gare sono saliti 6 piloti diversi. L’omogeneità delle forze in pista rende la serie altamente spettacolare con punte di agonismo invidiabili da qualsiasi altra serie monomarca. Leader del campionato, dopo le gare del Mugello e di Vallelunga è il canturino Ivan Costacurta (Ebimotors) con 3 punti di vantaggio su Ermes Lombardi (Bonaldi Motorsport), vincitore della gara di apertura del Mugello, e 4 lunghezze su Franco Greco (Petri Corse). Alle spalle dell’ipotetico podio di campionato, ci sono “Gioga” (Bellspead), secondo nella gara del Mugello, e Francesco Castellacci (Petri Corse) a pari merito. Gianpaolo Lastrucci (Nos Racing) insegue dalla sesta posizione dopo il podio di Vallelunga. Nella classe GT3 r2, riservata alla Gt3 Cup 996, il dominio di Alessandro Lovato (Bonaldi Motorsport) è confermato dall’en-plein centrato nei primi due appuntamenti. Il romano Claudio Terenzi (Star Cars), segua a 6 punti di distacco, rimanendo in agguato in attesa di una defezione per raccogliere lo scettro di classe. Molti i piloti oggetto di penalità: Fabio Villa, Ivan Costacurta e Alessandro Lovato dovranno sommare 1”20 al loro miglior tempo segnato nel corso delle prove ufficiali, presumibilmente retrocedendoli nella griglia di partenza. Francesco Castellacci, Claudio Terenzi e Istvan Minach 0”80. Gianpaolo Lastrucci e Stefano Barbieri 0”60. Federico Borret e Valentino Fornaroli 0”40, mentre Giorgio Venica ne sconterà 0”40.

Nella GT Open Cup, dopo la doppia vittoria del Mugello e Vallelunga, Luigi Lucchini (BMS Scuderia Italia) sembra prendere il largo sulla coppia “Spidy-Rino Mastronardi (GDL Racing), secondi in classifica davanti a Giovanni Caligaris. In terra francese, la lotta si ripeterà con la possibilità di piazzamento anche per la coppia Marco Cassera e Stefano Pozzi (GDL Racing). Stefano Bianconi e Giacomo Scanzi (Ebimotors) hanno centrato la doppietta di vittorie nelle prime 2 gare di campionato allungando su un gruppo di quatrro piloti; Giorgio Venica-Giorgio Soravito (Wheels Competition) e Marco Magli e Renato Di Amato (Antonelli MotorSport). Una lotta sul filo di lana che in una gara della durata di 48’ più 1 giro, metterà a dura prova i piloti che sbarcheranno sul tecnologico circuito francese. La coppia Alberto Rodio e Giancarlo Tanzi (Starcars) pur risultando l’unico equipaggio iscritto di categoria, nella gara di Vallelunga si è imposta su altri tre equipaggi iscritti alla gara romana.

Dopo la straordinaria doppia vittoria di Giacomo Scanzi (Ebimotors) nelle due gare di apertura del campionato, il capoclassifica sembra già imprendibile per gli avversari della Starcars Marco Macori e Marco Masutti. Il pilota bresciano vanta ben 15 punti su Macori e 21 sul giovane Masutti che, dopo il ritiro di Vallelunga per la rottura del radiatore, ha dovuto cedere la piazza d’onore al compagno di squadra. Quarto assoluto per Nicola Bravetti (RS Motorsport), apparso in difficoltà in questa prima parte della stagione. Nella Selection Cup, bellissimo testa a testa tra i due piloti che si sono spartiti le vittorie delle due gare fin’ora disputate. Gianluigi Piccioli (Ebimotors) e Vincenzo Donativi (Starcars) sono a pari merito in vetta alla classica con 35 punti, mentre il primo degli inseguitori, Massimo Tempestini (Nos Racing), ha inanellato due terzi posti che gli permettono di rimanere ancora a stretto contatto con la vetta della classifica accusando soltanto 7 punti di distacco. Il rientro in campionato di “Boga” (Bellspeed) soltanto dalla gara di Vallelunga, non lo vede nelle posizioni di vertice della classifica, ma sarà sicuramente protagonista dei prossimi appuntamenti, così come i debuttanti Fabrizio Ferrari (GDL Racing) e Antonio Montruccoli (Starcars). Gli handicap previsti dal regolamento, graveranno su Scanzi e Donativi, che dovranno sommare 1”2 al loro miglior crono nel corso delle prove ufficiali che determineranno le griglie di partenza dell’appuntamento francese. Macori e Piccioli sommeranno 0”80 centesimi, Bravetti e Tempestini 0”60, “Boga” 0”40, Montruccoli 0”20.

Con un considerevole raggruppamento di vetture stradali, la Formula Club darà vita ad una ulteriore sfida per le vittorie di classe del terzo appuntamento.

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E' la Indy 500 2011. E' il più grande spettacolo delle corse, o meglio, "The greatest spectacle in Racing" come dicono oltreoceano. Ed è stata l'edizione del centenario. Indianapolis, come da tradizione, è la corsa più imprevedibile del palcoscenico americano. Non si può gridare vittoria fin sotto la bandiera a scacchi. Perchè nulla è scontato alla 500 miglia. E' una vecchia regola che da oggi, il giovane rookie JR Hildebrand, conoscerà alla perfezione. . Partiamo dalla fine: Well Done urlano in cuffia a Dan Wheldon. E' lui il vincitore della 500 miglia di Indianapolis, in uno di quei finali da cardiopalma. Ma per raccontarlo dobbiamo tornare indietro a 50 giri dal termine. Green flag dopo una caution e Dario Franchitti sembra avere la corsa in pugno. Il driver di Chip Ganassi sembra involato alla conquista della sua terza Indy500. In casa Penske sono oramai out, ed anche Alex Tagliani, PoleMan, è da poco andato a sbattere. Mancano una ventina di tornate, e tornano anche i Pit-Stop. Entrano quasi tutti, tranne Danica Patrick. L'America è in piedi. Davvero la ragazza del team Andretti può andare a vincere? Danica continua a marciare imperterrita, ma a sole 8 tornate dalla bandiera a scacchi è costretta a rientrare per uno splash. Torna Franchitti in vetta? Non proprio perchè la tattica di Ganassi è rischiosa, e l'italo-scozzese è costretto a rallentare vistosamente per non rimanere senza carburante. Cosi, è Baguette a prendere le redini della corsa. Ma anche lui, a soli 4 giri è costretto ad un re-fuel. E allora in vetta sale un rookie, Jr Hildebrand. La sua è una storia da favola: al primo anno ad Indianapolis, il giovane americano potrebbe centrare il successo più prestigioso. Oltretutto nell'edizione del centenario. E come sponsor, la Guardia Nazionale. Tutti sono in piedi ad esultare, pronti ad omaggiare il nuovo eroe americano che sta per portare le stelle e le strisce, la "Stars and Stripes" nella victory lane del BrickYard. Ultimo giro che scorre tranquillo: curva, uno, due, il rettilineo percorso in estrema scioltezza, poi la curva tre e l'imprevisto. Si chiama Charlie Kimball questo Jolly impazzito che altro non fa che...fare il suo mestiere. Hildebrand decide di passarlo esterno all'ultima curva, ma è solo mezzo metro fuori dalla linea ideale. Troppi, perchè Indy non perdona. I murbles, i trucioli di gomma, portano per la tangente la Dallara numero 4 che va a muro. Si, proprio all'ultima curva dell'ultimo giro. E' la dura legge del catino dell'Indiana che prima illude, poi toglie e fa precipitare all'inferno il giovane californiano. Dietro di lui c'è Wheldon, che capisce tutto, prende immediatamente la scia di Kimball - si, proprio lui, il Jolly - e si invola sotto la bandiera a scacchi. E' il trionfo più inatteso, che Indy offre ad un pilota di talento rimasto quest'anno a piedi, e che è riuscito a partecipare mettendo su in poco tempo un team ed una vettura grazie all'amico Bryan Herta. Wheldon, appiedato dal team Phanter lo scorso anno, che gli ha preferito proprio il giovane Hildebrand, va a conquistare la sua seconda 500 miglia di Indianapolis. Due storie che si intrecciano, quelle di Hildebrand e Wheldon. Il primo che succede al secondo, quasi destinato a vincere, che pecca di inesperienza. Non arroganza, nè tracotanza. Semplicemente inesperienza. Il secondo, che dall'inferno in cui si è ritrovato in questo 2011 - senza un sedile per partecipare al campionato - a dispetto delle risate di molti al suo annuncio di partecipare, arriva direttamente in paradiso. Alle lacrime del giovane Hildebrand ecco il bagno di latte di Wheldon. Questa - signori - è Indianapolis.   Di: Flavio Atzori 
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Esordio caratterizzato dalla pioggia per Francesca Linossi durante l'evento inaugurale del Campionato Italiano GT. Nei trenta minuti riservati dal programma della manifestazione al secondo turno di prove ufficiali della classe GT Cup e in condizioni meteorologiche difficili la giovane pilota bresciana ha preferito non rischiare di danneggiare la sua Ferrari F430 concludendo diciassettesima con il tempo di 2'07.692. In gara uno, disputata in notturna su asfalto bagnato, bella rimonta della coppia tutta al femminile Cerruti-Linossi risalita con grande determinazione dal fondo dello schieramento alla quinta posizione sotto la bandiera a scacchi. Stesso copione in gara due su asfalto asciutto, terminata dall'equipaggio del team AeffeM nuovamente in zona punti al settimo posto con il rammarico di una posizione persa nel finale a causa di un contatto con un avversario. 'La pioggia ha reso critiche le condizioni della pista in qualifica e ho preferito non prendere rischi eccessivi.' queste le parole di Francesca Linossi che ha cosi proseguito' Ero comunque consapevole del mio potenziale e confidavo di poter recuperare nelle gare: dopo il via sia io che Michela abbiamo spinto molto ed è arrivato un quinto posto quasi al di là delle nostre aspettative. Domenica ci siamo ripetute anche in gara due. peccato per l'episodio nel finale che ci è costato una posizione'Il prossimo appuntamento del campionato Italiano GT è in programma a Vallelunga (Roma) il 9 Maggio.
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