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Le Inglesi ad Asolo 2014: le più belle auto storiche

Auto storiche inglesi come Bentley, MG, Aston Martin, Rover arrivano ad Asolo (Treviso) per la terza edizione del raduno di auto storiche "Le Inglesi ad Asolo 2014 - Primo Trofeo Banca Mediolanum" che avrà luogo domenica 7 settembre 2014.
Il percorso partirà alle porte di Venezia domenica 7 settembre 2014 e ricalcherà il percorso che la Regina Cornaro fu costretta a seguire, su pressione della Repubblica di Venezia, quando dovette abbandonare il Regno di Cipro: un viaggio eccezionale attraverso pianure, colline, gradevoli saliscendi, con tappa anche al Parco Archeologico Livelet e presso il suggestivo Castelbrando a Cison di Valmarino (Treviso).

Il percorso de "Le Inglesi ad Asolo 2014" 

La partenza è prevista da Villa Ducale, a Dolo (Venezia), alle 10.00 ma gli equipaggi dovranno trovarsi in loco già dalle 8.30 per i preparativi; alle 13.00 il carosello di mezzi d'epoca arriverà a Castelbrando, a Cison di Valmarino, mentre per le 16.00 è previsto una sosta alla sontuosa Villa Cornér della Regina, a Vedelago (Treviso). Per le 18.30 è previsto l'arrivo ad Asolo. Le premiazioni si svolgeranno all'Albergo al Sole. A seguire cena di gala presso Hotel Villa Cipriani e Albergo al Sole

Riproporre un successo

Le Inglesi ad Asolo rappresenta, sulla scia delle scorse edizioni, un vero e proprio viaggio tra la cultura, i sapori e la storia; il tutto avvolto dal più classico English Style. “Il successo ottenuto l’anno scorso – spiega Gianfranco Giovine, Presidente del Club Motori del '900, organizzatore dell'evento - ci ha spinto ad organizzare anche l’edizione 2014”. L'edizione dello scorso anno fu vinta dalla splendida Bentley 3Litre del 1925.

Edizione dedicata a Caterina Cornaro

Come anticipato, il percorso ripercorrerà la storia della Regina Cornaro. Nell'ottobre del 1488, Venezia decise di richiamare Caterina costringendola ad abdicare a favore della Repubblica. A seguito del suo rifiuto, fu minacciata di venir spogliata di tutti i privilegi e di essere trattata come ribelle, in caso di rifiuto. Così, il 26 febbraio 1489, avvenne l’atto ufficiale dell’abdicazione di Caterina in favore della Repubblica Veneta. Il 18 marzo, vestita di nero, la regina lasciò per sempre l’isola di Cipro. Venezia accolse la sua figlia in maniera trionfale. Arrivata a San Nicolò al Lido, fu nominata il 6 giugno 1489 domina Aceli (signora di Asolo): Caterina aveva gli stessi poteri del doge con i soli limiti di non poter far subire ai sudditi nessun onere o angheria e non poter ospitare chi non fosse gradito al Doge.
Nel 1509, all’avanzare delle truppe imperiali di Massimiliano I d’Asburgo, si rifugiò a Venezia. Ritornata nel suo castello e tra gli asolani che tanto l’amavano, fuggì di nuovo quando le truppe tedesche si riaffacciarono alle porte di Altivole. Morì a Venezia il 10 luglio 1510 e venne tumulata nella Chiesa dei Santi Apostoli. Tale fu la folla che volle partecipare al rito funebre che i Provveditori fecero costruire un ponte di barche da Rialto a Santa Sofi a per permettere un migliore deflusso. La salma rimase solo pochi anni nella chiesa dei Santi Apostoli perché nel 1584 venne trasferita nella Chiesa di San Salvador, nella grande tomba voluta per lei dal fratello Giorgio, dove tuttora riposa.

Parco Livelet e Castelbrando

Le Inglesi ad Asolo 2014 farà tappa anche a Parco Livelet e a Castelbrando. Il Parco Archeologico Didattico del Livelet, inaugurato il 12 maggio 2007, è una ricostruzione fedele basata su studi degli insediamenti riscontrati in siti archeologici di ambiente umido coevi dell’Italia Settentrionale, e su studi etnografici condotti sulle popolazioni che tuttora vivono in ambienti simili. La scelta delle materie prime è ricaduta su legnami compatibili con l’ambiente e i ritrovamenti archeologici dell’area come castagno, quercia, nocciolo e corniolo, mentre le strutture lignee portanti o destinate a rimanere immerse nell’acqua sono state realizzate in larice, essenza scelta per la sua resistenza e durata, ma non presente a questa altitudine. Le pareti delle palafitte sono realizzate con fasci incrociati di canne palustri rivestiti da un intonaco isolante ma naturale, ottenuto mescolando argilla, paglia e sabbia. I tetti sono infi ne realizzati con fasci di canne sovrapposti e fi ssati ad una struttura lignea e hanno uno spessore medio di 30 cm, che garantisce protezione dalle intemperie.
Castelbrando ha origini assai antiche e il primo nucleo dovrebbe risalire all’epoca delle invasioni barbariche. Il castello fu però recuperato dai Longobardi, la cui presenza era qui molto forte vista l’istituzione del Ducato di Ceneda. Tuttavia, essi ne fecero ben presto dono, con tutta la Valmareno, ai vescovi locali (forse per iniziativa della regina Teodolinda) che la tennero anche sotto i Franchi e, successivamente, il Sacro Romano Impero. La dominazione veneziana portò un lungo periodo di pace e Castelbrando, cessate le funzioni militari, fu adattato tra il XVI e il XVIII secolo alle esigenze dei Brandolini che lo trasformarono in un palazzo signorile applicandovi lo stile delle ville venete e creando un interessante nonché innovativo per l’epoca sistema di “riscaldamento”. I conti tennero il castello sino al 1959, quando lo vendettero ai Salesiani che lo utilizzarono come seminario e luogo di ritiro. Rivenduto da questi nel 1997 all’imprenditore Massimo Colomban, è stato restaurato di recente e ospita oggi un albergo.

Un'opera d'arte per Le Inglesi ad Asolo 2014

Protagonista de Le Inglesi ad Asolo 2014 sarà l'arte: non solo quella portata dalle magnifiche vetture storiche inglesi, ma anche per la scelta di una preziosa scultura denominata il “VERONESE” come simbolo dell'evento. L’opera fu concepita dall’intuito del celebre Prof. Vittorio Zecchin nel 1921. Ispirato all'ampolla dipinta nel 1580 da “Paolo Veronese” ne “L’Annunciazione della Vergine”. L’opera contemporanea è stata plasmata dalle abili mani del Maestro Vetraio Mini Stefano. Come si evince, ancora una volta “Le Inglesi ad Asolo” intende promuovere il territorio, la sua cultura, le eccellenze enogastronomiche e l’alto artigianato riconosciuto in tutto il mondo.

 

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Tags:auto storicheraduno
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