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Donne al volante

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Donne al volante, pericolo costante. La battuta è ormai assicurata, ma non è così e la vita di tutti i giorni e gli studi di settore lo dimostrano. Sondaggio Linear Una recente inchiesta condotta dall'Osservatorio Linear ha messo in evidenza come le donne siano diventate abili nella guida a volte anche più degli uomini. Chi è più bravo alla guida? Alla domanda " chi è più bravo alla guida tra uomini e donne?" il 60% degli intervistati ha risposto che tra i due sessi non c'è nessuna differenza nella guida. La percentuale che ha risposto così sale al 70% se si considera un campione di sole donne. D'altro canto c'è uno zoccolo duro del 27% che afferma che gli uomini sono di gran lunga migliori delle donne, percentuale che sale al 39% se si considerano solo gli intervistati di sesso maschile. Il sondaggio di Linear segnala anche che le donne sono molto meno aggressive degli uomini. Per il 48% degli intervistati non c'è nessuna differenza se a guidare l'auto sia una donna o un uomo, mentre il 25% si sente assolutamente sicuro se al volante c'è una donna. Insicurezza Sembra però che per il 32% del campione totale intervistato e per il 42% degli uomini le donne siano ancora troppo insicure nella guida. Il 31% è pronto a dichiarare che le donne non hanno nessun difetto nella guida. Parcheggio Su un punto donne e uomini sono d'accordo: il parcheggio. Il 29% afferma che le donne non sanno parcheggiare, tesi avvalorata anche dal 29% delle stesse donne. Si sa che le donne sono multitasking e può capitare che mentre guidano approfittino per sistemare il trucco, come dichiarano il 17% degli intervistati e come ammettono il 13% delle donne. Uomini al volante Gli uomini italiani al volante sono segnalati dal 44% per l'eccessiva sicurezza, come confermato dal 48% delle donne. Inoltre secondo il 34% gli italiani sono troppo veloci alla guida e si distraggono facilmente col telefono, col navigatore satellitare e con la radio.

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Patente da privatista

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Conseguire la patente di guida A e B da privatista è possibile. Basta rivolgersi agli Uffici della Motorizzazione Civile della propria provincia. Novità patente dal 19 gennaio 2013 Per poter conseguire la patente di guida sono stati introdotti a partire dal 19 gennaio 2013 una serie di novità. Sono aumentate le categorie, non più solo A e B, e sono cambiati i requisiti per il conseguimento: Patente categoria A1: età minima 16 anni Patente categoria A2: età minima 18 anni Patente categoria A3: età minima 21 anni Patente categoria B: età minima 18 anni Documentazione per il conseguimento della patente Dopo aver deciso quale patente di guida si vuole conseguire, occorre passare presso gli Uffici della Motorizzazione Civile per ritirare la modulistica necessaria: Modello TT2112, da compilare in ogni sua parte con i propri dati anagrafici e codice fiscale. Al modello TT 2112 andranno aggiunte: due foto tessera, recenti e a capo scoperto un documento valido + relativa fotocopia un certificato medico che potrà essere rilasciato dalle seguenti categorie di medici secondo l'art.119 del Codice della Strada medici dipendenti dalle unità sanitarie locali medici appartenenti alMinistero della Salute medici appartenenti alla Polizia di Stato medici appartenenti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco medici miltari in in servizio permanente effettivo ispettore medico del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ispettore medico dele Ferrovie dello Stato Inoltre al certificato medico va apposta una marca da bollo da 14,62 e una fotografia. Occorre inoltre presentare anche la fotocopia del certificato medico. Si dovranno presentare inoltre gli attestati dei seguenti versamenti: versamento di 14,62 euro sul c/c 4028 versamento di 14,62 euro sul c/c 4028 versamento di 15,00 euro sul c/c 9001 versamento di 9,00 euro sul c/c 9001     Una volta consegnata tutta la documentazione alla Motorizzazione Civile, si riceverà una ricevuta con la quale dopo circa tre settimane si tornerà per ritirare il foglio rosa, con il quale si potranno cominciare le esercitazioni nella guida. Dopo circa un mese dalla consegna della documentazione, ci si potrà informare presso gli sportelli della Motorizzazione Civile sulle sessioni d'esame.  Una volta superato il test, si dovranno attendere 10 giorni per poter sostenere la prova pratica di guida. Esame Pratico patente B Tra le novità introdotte dal decreto ministeriale del 20 aprile 2012, in attuazione del'articolo 122, comma 5-bis, del Codice della Strada, c'è anche la definizione dei requisiti per poter sostenere la prova pratica di guida per la patente B. Dopo l'ottenimento del foglio rosa, bisogna fare almeno 6 ore di esercitazioni di guida su strade extraurbane, su autostrade, anche in notturna, presso un'autoscuola, con un istruttore di guida qualificato e abiltato alla professione. Le lezioni di guida sarnno indivisuali e non potranno durare più di 2 ore al giorno. Alla fine di ogni lezione occorre compilare un foglio di un appaosito libretto, che dovrà essere firmato tanto dall'istruttore quanto dall'allievo. la Scuiola Guida rilascerà all'allievo un attestato di frequenza dopo la fine delle esercitazioni, che dovrà essere presentato per poter sostenere l'esame pratico di guida. Per le esercitazioni di guida, bisogna rispettare dei precisi limiti di velocità e di comportamento: 100 km/h sulle autostrade 90 km/h per le strade extraurbane principali in autostrade che abbiamo carreggiate con tre o più corsie, si possono impegnare solo le due corsie più vicine al bordo detstro della carreggiata. se si fa pratica su un veicolo diverso da quello della Scuoal Guida, non può esserci nessun altr opasseggero oltre a colui che fa le veci dell'istruttore può esimersi dalle lezioni di guida in autostrade, strade extraurbane, e guida notturna, chi a 17 anni abbia già ottenuto l'autorizzazione a guidare accompagnato perchè ha già conseguito la patente A1. Può usufruire di questo permesso di esercitarsi alla guida con un adulto patentato, colui che non abbia mai ricevuto revoca alla autorizzazione e che presenti la domanda di conseguimento della patente B entro i 6 mesi successivi al compimento dei 18 anni.

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Moto

Dopo il grande successo del Red Bull X-Fighters  con la finale di Roma allo stadio Flaminio, vinta da Dany Torres lo scorso anno, e la replica del 2011 nella cornice dello stadio Olimpico, sta scoppiando la freestyle-mania. E' chiaro che vedere i campioni in azione suscita curiosità e voglia di informazione. Noi abbiamo fatto visita ai Daboot, il gruppo italiano per eccellenza del Freestyle, e ci siamo fatti raccontare questa specialità La moto da freestyle è una 'semplice' moto da Cross standard, con alcune varianti: - la cassa del filtro viene aperta per permettere l'appoggio delle mani in fase di Grab - il manubrio deve essere sostituito con uno più alto, che permette di inserire meglio le gambe - le forcelle possono essere sostituite o settate per essere molto più rigide rispetto ad una moto da cross - la sella deve essere scavata e abbassata per favorire  una maggiore facilità negli scambi con le gambe - sulla moto vengono inserite dei Flip Lever, che si tirano su come specchietti. Queste leve, permettono in backflip di sganciarsi dalla moto. Nel momento in cui ci si stende, i flip lever diventano degli appigli per le braccia. E' importante notare che la gran parte dei freestyler utilizza un motore due tempi. Volete sapere perchè? Il rapporto peso-potenza è la chiave di tutto. Una moto a due tempi, una 250 ( o una 125 per cominciare) pesa relativamente poco e offre un'ottima potenza da sfruttare, soprattutto in spazi piccoli come quelli offerti dai palazzetti dello sport. Nelle prossime puntate vi faremo vedere i migliori trick del freestyle.
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Scuola Guida

Di: Fiammetta La Guidara Gavi - Tra le colline dell’alessandrino è stata presentata ufficialmente alla stampa la Freemont, prima vettura nata dal matrimonio tra Fiat e Chrysler. Per l’occasione, oltre all’amministratore delegato di Fiat Automobiles Andrea Formica è intervenuto anche Sergio Marchionne, reduce da Londra dove ha fatto il punto con gli investitori europei presentando i programmi di Chrysler al 2014. Il Presidente del Gruppo Fiat ha definito la Freemont “la macchina perfetta”. “E’ arrivata nel momento giusto - ha detto - Lo scorso anno abbiamo perso la Croma e la Multipla che erano prodotti importantissimi e avevamo bisogno di sostituirli, abbiamo perso anche la Fedra e l'Ulysse e dovevamo rimpiazzarli". Marchionne ha poi sottolineato che la Freemont "è la macchina più alta sia come volume di vettura sia come motopropulsori ed è completamente diversa dalla nostra storia: è veramente un passo in avanti. In autunno arriveranno la trazione integrale e il cambio automatico, quindi cambierà il mondo, è una cosa che Fiat non ha mai avuto e questo fa parte dei benefici dell'alleanza con Chrysler”, ha concluso Marchionne. Lo slogan di lancio definisce la Freemont “Tutte le auto che vuoi”. In queste parole è sintetizzata la filosofia che ha ispirato la realizzazione della vettura, che vuol essere un po’ SUV, un po’ monovolume e un po’ station wagon, senza collocarsi in nessuno di questi segmenti, ma trovando in tutti i propri potenziali concorrenti. “L’obiettivo - ha dichiarato l’amministratore delegato di Fiat Automobiles Formica - è arrivare a 30.000 unità l’anno, di cui tre quarti destinati al mercato italiano”. Fiat Freemont ha dimensioni imponenti (489 cm di lunghezza, 188 cm di larghezza e 169 cm di altezza) e punta ad assicurare il massimo dello spazio, del comfort e della versatilità grazie ai 7 posti di serie con una terza fila di sedili spaziosi, facilmente accessibili attraverso un sistema di scorrimento dei sedili di facile azionamento, ed abbattibili, come quelli della seconda fila, per ottenere una capacità di carico davvero importante. Ha l’aspetto di un SUV, ma promette di essere un autentico cross-over, puntando sulla flessibilità e la robustezza. Nato sulla base del Chrysler Journey, Freemont  è stato “rivisto e corretto” per il mercato europeo. “Abbiamo lavorato su molteplici aspetti - ha spiegato l’ingegner Roberto Corradi, che ha curato l’allineamento agli standard europei -. Siamo intervenuti sulle prestazioni, installando nuovi motori, targati Fiat Powertrain, sul feeling di guida, riprogettando la taratura dello sterzo e le sospensioni; e poi abbiamo pensato ad un maggior confort, ridisegnando gli interni e riducendo vibrazioni e rumorosità con l’introduzione di nuovi pannelli fonoassorbenti”. Le motorizzazioni di questo primo lancio sono due propulsori di 2.000 centimetri cubici, Multijet di ultima generazione, capaci di erogare rispettivamente 140 e 170 cavalli e abbinate ad un cambio manuale e trazione anteriore. Per la fine dell’anno saranno proposte anche le versioni a trazione integrale con le motorizzazioni 2.0 Multijet 2 da 170 cavalli e 3.6 benzina V6 da 276 cavalli, entrambe con cambio automatico. Due gli allestimenti disponibili: Freemont e Urban, più completo, specialmente in termini di confort e praticità urbana e dotato di selleria in pelle. Quest’ultima versione, con propulsore da 170 cavalli, sarà lanciata al prezzo di 24.900 euro.
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Scuola Guida

Via il tagliando dell'assicurazione dal parabrezza, arriva il microchip. Dal 18 ottobre 2013 entra in vigore il decreto ministeriale n.110 del 9 agosto 2013 del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero delle Infrastruture e dei Trasporti. Il decreto parterà alla progressiva dematerializzazione del tagliando dell'assicurazione e alla sostituzione con un microchip entro ottobre 2015. Questo provvedimento dovrebbe finalmente mettere fine al fenomeno dell'evasione del pagamento dell'assicurazione. Ricordiamo infatti che le indagini più recenti hanno rilevato che nel 2012 in Italia erano in circolazione 3milioni e 100mila veicoli senza assicurazione, alcuni dei quali con tagliando falso. Qunado si dovranno fare i controlli alle auto in circolazione, non servirà più controllare il tagliando esposto sul parabrezza, ma le forze dell'ordine potranno collegarsi ad una banca dati presente alla direzione generale della Motorizzazione, che sarà continuamente aggiornata con i dati provenienti in tempo reale dai diversi istituti assicurativi. In più la copertura assicurativa potrà essere rilevata anche ai varchi elettronici delle ZTL, dei sistemi Tutor e di tutti gli altri strumenti di rilevazione del traffico, cosa che avviene già nella gran parte dei Paesi europei.
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Scuola Guida

Sono gli automobilisti più virtuosi che pagano i premi RC auto più alti. Il dato emerge dallo studio dei dati riguardanti la RC auto dell'ultimo trimestre, che è stato condotto da Facile.it. Sono state messe a confronto le tariffe riferite a tre tipi di automobilista in 8 città italiane, Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Verona. È saltato subito all'occhio che nel trimestre rilevato, da maggio a settembre 2013, i premi RC auto hanno subito delle oscillazioni molto più elevate rispetto ai periodi precedenti. Primo profilo: prima classe Chi ha subito il maggiore aumento nel premio della Rc auto è l'automobilista appartenente al profilo della prima classe di merito. I prezzi salgono a Bologna, Firenze, Milano, Torino e Verona con una punta a Roma dell'11,7% in più rispetto al trimestre precedente. I premi calano solo a Napoli, del 10,3%, e a Palermo, del 10,4%, che erano le città fino allo scroso trimestre con i premi RCA più alti. Secondo profilo: quarta classe Per il secondo profilo considerato, quello degli automobilisti della quarta classe, i risultati sono ancora più fluttuanti. A Napoli i premi RC auto sono calati dell'11,2% mentre a Firenze sono aumentati addiritura del 12,2%. Se la cavano meglio Verona, con una riduzione dello 0,7%, e a Bologna con un -1,1%. Terzo profilo: giovani e neopatentati Pressochè invariati i premi Rc auto per i giovani e i neopatentati. Solo a Napoli i prezzi calano del 5,2% mentre l'aumento maggiore, pari all'1,1%, si è registato a Palermo.      
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Scuola Guida

Velocità e mancato rispetto della distanza di sicurezza sono tra le principali cause degli incidenti in Italia. Da una recente indagine è emerso che più del 50% degli automobilisti italiani non sanno assolutamente quale è la distanza di sicurezza da mantenere alle diverse velocità. Come si calcola la distanza di sicurezza Cos' è la distanza di sicurezza Premettiamo che la distanza di sicurezza è quella distanza che un veicolo deve mantenere rispetto a quello che lo precede così da non tamponarlo in caso di frenata improvvisa. Fattori che influiscono sul calcolo della distanza di sicurezza I fattori che influiscono sul calcolo della distanza di sicurezza sono molteplici. Oltre a tenere presente l'abilità e la prontezza di di riflessi del guidatore, bisogna considerare le condizioni del veicolo, dell'impianto frenante e naturalmente degli penumatici. Non da meno importanti sono la velocità, il peso del veicolo, le condizioni meteorologiche e le caratteristiche del manto stradale. Calcolo della distanza di sciurezza Ecco alcuni esempi di distanza minima di sciurezza che sono stati calcolati da ACI. ad una velocità di 50 km/k la distanza di sicurezza in metri dal veicolo che precede deve essere almeno di 25 metri ad una velocità di 90 km/h la distanza di sicurezza in metri dal veicolo che precede deve essere almeno di 40 metri ad una velocità di 130 km/h la distanza di sicurezza in metri dal veicolo che precede deve essere almeno di 130 metri In ogni caso per avere la sicurezza di marciare mantenendo la giusta distanza di sicurezza, si può fare un semplice calcolo matematico. Si deve dividere per 10 la propria velocità espressa in km/h e poi elevare il risultato al quadrato. Esempio: (50 km/h ÷10)² = 25 metri. Bisogna ricordare che se il veicolo non è in condizioni ottimali e ha pneumatici e freni consumati la distanza di scurezza indicata non sarà sufficiente ad evitare un tamponamento. Se piove i valori vanno aumentati di almeno il 20-30%  
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