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Formula 1, Verso il GP del Giappone tra Mercedes e tifone

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Suzuka (Giappone), 3 ottobre 2014 - Dalle Alpi alle Piramidi, dalla Spagna al Giappone la F1 è targata Mercedes. Anche col tifone. Dominio Mercedes Nelle prove libere, la sfida è stata solo tra loro: Rosberg e Hamilton, con il tedesco leader del mattino e l’inglese del pomeriggio. Hamilton ha fatto registrare un tempo di 1’35”078, appena 240 millesimi meno del compagno di scuderia. Un margine molto più ampio quello su Bottas, terzo, dietro di oltre un secondo. Seguono Button, Vettel, Raikkonen e Alonso. Decimo Ricciardo, preceduto da Magnussen e Kvyat, a causa di un incidente. In mattinata era stato Alonso il migliore degli inseguitori (con le Mercedes davvero inarrivabili), purtroppo nel pomeriggio ha peggiorato il suo tempo ottenendo solo il settimo posto. Tifone sul GP del Giappone [caption id="attachment_16008" align="aligncenter" width="597"] Phanfone è il tifone che potrebbe compromettere il Gran Premio del Giappone di Formula 1 2014[/caption] Incombe un tifone sul GP del Giappone, il suo nome è Phanfone. Che lo si dica in rima o in prosa resta un'emergenza di questo Gran Premio del Giappone 2014: la penisola è famosa per gli eventi naturali avversi e si prevede che Phanfone si abbatterà sul circuito proprio domenica. Il tifone sta attraversando il Pacifico e si stanno studiando delle possibili soluzioni: per evitare problemi seri o l'annullamento della gara, si potrebbe decidere addirittura di anticiparla al sabato. Tutto dipenderà dalle proiezioni meteorologiche: l'allarme potrebbe rientrare o amplificarsi nelle prossime ore. Se si decidesse di correre domenica si rischierebbe di non terminare la gara e potrebbero essere assegnati solo metà dei punti in palio. Verstappen da record Max Verstappen, dodicesimo con +2”696 su Hamilton, ha debuttato a bordo della Red Bull diventando il pilota più giovane del Mondiale a 17 anni e tre giorni (nato il 30 settembre 1997). Un grosso in bocca al lupo al giovane pilota olandese, figlio di Jos Verstappen (Formula 1) e Sophie Kumpen (kart), nonché nipote di Paul Kampen (GT Endurance) e di Anthoni Kumpen (FIA GT e 24 ore di Le Mans). Altri record sul circuito sono quelli di Michael Schumacher: 8 pole, 6 vittorie, 9 podi, 4 volte il giro più veloce. Appartiene a Mark Webber su Red Bull-Renault il miglior tempo: 1:34.587.

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Verso il GP di Singapore: Alonso pensa al futuro

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Il prossimo GP si correrà a Singapore: sarà la quattordicesima gara della stagione 2014 di Formula 1. Si correrà domenica 21 settembre sul Circuito di Singapore. Il GP di Singapore   Il Gran Premio di Singapore è piuttosto recente nella storia della Formula 1: è stato introdotto il 28 settembre 2008. Si corre sul Singapore Street Circuit. Ha anche una caratteristica particolare: il GP di Singapore 2008 è stata la prima gara di Formula 1 ad essersi disputata in notturna nella storia ed è tuttora l'unica tappa che non si svolge alla luce del sole per l'intera durata. Si tratta di un percorso cittadino intorno a Marina Bay (la baia antistante la foce del fiume Singapore), proprio nel centro storico di Singapore. Alonso La fiducia verso il pilota spagnolo è aumentate: i bookmaker lo quotano, infatti, a 25,00, più dei precedenti GP. In effetti Alonso si è mostrato a suo agio al circuito notturno di Singapore: vi ha conquistato cinque podi in sei gare di cui due vittorie; tuttavia, le quote sono ben lontane da quelle dei favoriti: Hamilton 1,85, Rosberg 3,10 e poi Ricciardo a 9,00. Purtroppo il potenziale della Ferrari resta limitato e Alonso pare piuttosto rassegnato, ecco le sue parole: "qui ho fatto cinque podi in sei gare, ho vinto due volte, però quest'anno abbiamo un potenziale più limitato e siamo già orientati al 2015. In ogni caso lotteremo al massimo". Montezemolo Non mancano le domande su Montezemolo. Alonso, così, da Singapore commenta: "è vero, ci sono stati molti cambiamenti e magari altri ce ne saranno: Montezemolo è stato un uomo di grande successo ma credo che tutte le novità siano per migliorare e come tali le affronto", e sul suo futuro aggiunge: "non sono né più lontano né più vicino alla Ferrari; non è cambiato nulla". Chiude poi salutando Montezemolo così: "è stato il nostro punto di riferimento per molti anni; è stata una grande epoca per la Ferrari. Gli auguro buona fortuna per tutti i nuovi progetti, mentre al nuovo Presidente auguro il meglio e un futuro pieno di successi". Scambio Alonso - Vettel? Appare irritato dalle voci circolate in Italia su uno scambio con Vettel: "è triste quando sento queste voci in Italia. Certamente non aiutano la Ferrari che è invece la ragione per la quale tutti noi siamo qui".

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Chase for the Sprint Cup: la fase finale della NASCAR Sprint Cup

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La NASCAR Sprint Cup 2014, trasmessa da Nuvolari in TV e streaming gratuito, ha un funzionamento particolare: dopo le prime 26 gare si giunge alla cosiddetta Chase for the Sprint Cup, cioè "a caccia della Sprint Cup". Si tratta di una fase tipo play-off cui partecipano solo i 16 migliori piloti, sebbene alle gare prenderanno parte sempre tutte le 43 auto. A caccia della Sprint Cup 2014 La fase finale della NASCAR Sprint Cup Series si svolge nelle ultime 10 gare della competizione e vede la partecipazione dei migliori 16 piloti, chiamati ufficialmente NASCAR Sprint Cup Chase Grid. A questa griglia partecipano i 15 piloti con più vittorie nelle prime 26 gare purché si trovino nelle prime 30 posizioni della classifica generale e abbiano partecipato alle qualificazioni di tutte le corse. Il sedicesimo slot viene riservato al leader della classifica piloti dopo le 26 gare; se, come probabile, questo pilota rientra già tra i 15 con più vittorie, si passa al secondo classificato e così via finché non verrà assegnato anche il sedicesimo slot. Tutti i piloti della Chase Grid vedono il loro punteggio resettato a 2000 punti prima dell'inizio della Chase for the Sprint Cup, cui si aggiungono 3 punti per ogni vittoria ottenuta nelle prime 26 gare. Le 10 gare Chase 10 gare per decretare il campione. La fase Chase for the Sprint Cup 2014 è divisa in 4 round: i primi tre sono composti ciascuno da tre gare, mentre il quarto è composto dall'ultima gara - a Miami - e rappresenta la finalissima. Alla fine di ognuno dei primi 3 round verranno eliminati dal Chase i 4 piloti ultimi in classifica, mentre ogni pilota che vince una gara conquista di diritto il passaggio al round successivo. Ai piloti eliminati vengono riassegnati i punti secondo lo schema della fase regolare della Sprint Cup. I round del Chase Come detto, le ultime 10 gare sono divise in 4 round. Vediamoli in modo schematico: – Challenger Round (gare 27–29) Si comincia, dunque, con 16 piloti ognuno con 2,000 punti 3 di bonus per ogni vittoria nelle prime 26 gare. Al termine del round vengono eliminati gli ultimi 4 piloti in classifica). – Contender Round (gare 30–32) Si svolgono con 12 piloti, ognuno con 3,000 punti. – Eliminator Round (gare 33–35) I piloti sono diventati 8, ognuno con 4,000 punti. – NASCAR Sprint Cup Championship (gara finale) I rimanenti 4 piloti si contendono il titolo: inizieranno la gara con 5000 punti e colui che finirà la gara col miglior piazzamento sarà incoronato campione.

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Torna a far discutere la sicurezza dei piloti di Formula 1 dopo l'incidente di Jules Bianchi, le cui condizioni sono ancora gravissime. L'accaduto La dinamica dell'incidente di Jules Bianchi non è ancora del tutto chiara. È iniziato tutto con una sbandata di Adrian Sutil al giro 42 che ha colpito le barriere della curva 7. Un impatto abbastanza forte da danneggiare l'auto ma ben ammortizzato dalle barriere. In quel momento si è deciso di non far intervenire la safety car in quanto l'auto si trovava in un punto non invasivo della pista e bastava spostarla di poco per metterla del tutto in sicurezza dietro al guardrail. I commissari hanno esposto una doppia bandiera gialla prima della curva 7 e una gru si è occupata dello spostamento. All'improvviso il personale che si stava occupando dello spostamento dell'auto di Sutil ha iniziato a lanciare segnali di emergenza: in un surreale clima di apprensione, in attesa di capire cosa stesse accadendo, sono entrati la safety car e il team medico che si è precipitato presso la curva 7. Mentre ancora non era chiaro il motivo di tanta agitazione è arrivata la bandiera rossa e la gara è stata sospesa. Dalle inquadrature si riusciva a malapena ad intravedere una vettura dietro la gru, oltre alla Sauber di Sutil che si trovava davanti alla gru rivolta verso la pista. Tutti coloro i quali assistevano in quel momento alla gara si chiedevano come fosse possibile che una vettura avesse impattato il retro della gru dal momento che la pista si trovava di fronte alla stessa gru. Come si spiega l'incidente [caption id="attachment_16017" align="aligncenter" width="590"] La pista di Suzuka del GP del Giappone: in curva 7 c'erano l'auto di Sutil e la gru contro cui si è schiantato Jules Bianchi[/caption] La vettura di Bianchi probabilmente era finita fuori pista intorno alla curva 16 e aveva percorso una via di fuga che metteva in collegamento la curva 16 con la curva 7, trovando il passaggio ostruito dalla gru. Risulta inspiegabile, infatti, l'ipotesi che Bianchi abbia perso il controllo della vettura in curva 7 similmente a quanto accaduto a Sutil. La dinamica, ad ogni modo, non è ancora nota e si tratta solo di supposizioni. Le condizioni di Jules Il pilota è stato estratto dalla vettura e portato immediatamente al centro medico, per poi essere trasferito in ambulanza al Mie General Hospital in condizioni gravi. Jules aveva riportato un grave trauma cranico ed è stato sottoposto ad intervento chirurgico per rimuovere l'ematoma. Dopo l'intervento il pilota è stato trasferito in terapia intensiva per essere monitorato. L'ospedale rilascerà un bollettino medico non appena in grado di fornire informazioni, soltanto dopo l'arrivo dei suoi parenti in Giappone che hanno preso il primo volo disponibile con scalo a Dubai. Smentite due notizie che erano circolate ieri: non è mai stato effettuato il secondo intervento chirurgico e non ha ancora ripreso a respirare autonomamente. Informazioni su Jules Bianchi Jules Bianchi ha 25 anni ed è un pilota della Marussia. Ha origini milanesi e passaporto francese, essendo nato a Nizza. Ha iniziato la sua carriera in Formula Renault prima di entrare nel vivaio Ferrari e diventare una promessa della Formula 1 nella quale esordisce nel 2013 con la Marussia. Nonostante l'auto poco competitiva, dimostra le sue qualità e rimane osservato dalla Ferrari che lo ha arruolato per testare gli pneumatici per il 2014. Quest'anno era riuscito addirittura a conquistare, a Monaco, i primi punti in F1 per lui e per la Marussia grazie ad un nono piazzamento.  
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Misano, MotoGP 2014: Valentino torna ad esultare. Una vittoria che mancava dal GP di Olanda, Assen, il 29 giugno 2013 e che è arrivata solo 2 volte in quasi 4 anni. Questa storica vittoria di Valentino del 14 settembre 2014 è arrivata sul circuito di Santa Monica a Misano Adriatico, in provincia di Rimini: circuito dedicato a Marco Simoncelli. Si tratta di un successo non sufficiente a riaccendere le speranze per una vittoria del campionato da parte di Valentino: lo spagnolo Marc Márquez, campione del mondo in carica, ha dominato a larghi tratti questa edizione della MotoGP risultando attualmente primo con 289 punti. Rossi è attualmente terzo (214 punti) a ridosso di Pedrosa (215 punti). La gara si è conclusa con la vittoria di Rossi, un secondo posto per Jorge Lorenzo e terzo per Dani Pedrosa. Dovizioso e Iannone su Ducati conquistano rispettivamente quarta e quinta posizione. Solo diciottesimo Marquez: la lotta per il comando di questa gara aveva visto impegnati lui e Rossi in una sfida avvincente che è terminata con la caduta dello spagnolo. Marquez ha perso il controllo dell'anteriore in curva e non è riuscito a tenere la moto in piedi: caduta e motore spento le conseguenze dell'errore - uno dei rari del campione spagnolo - che hanno infranto ogni possibilità di recupero. Una gara molto avvincente in cui Valentino Rossi è sembrato tornare quello di una volta: chissà che l'anno prossimo non possa lottare per il titolo. Se il Dottore correrà come a Misano i fan possono sperarci. Ecco le parole di Vale, "sapevo che la mia Yamaha su questa pista sarebbe stata un pelino più veloce della Honda. La pista mi piace, la moto anche, ma sapevo che dovevo fare i conti con Jorge (Lorenzo, ndr)" e continua dicendo che vincere "davanti a tutti i tifosi e al mio fan club è stato speciale, emozionante, quasi commovente". E poi una frecciatina ai detrattori che sa anche di buoni propositi per il futuro: "non bisogna mai arrendersi e ignorare la gente che ti dice che sei vecchio, che non potrai più vincere; l’importante è continuare a sognare perché tante volte ci ero andato vicino: per quattro volte sono finito secondo dietro Marquez, ma sapevo che appena lui non fosse stato al cento per cento avrei vinto io". Una vittoria sul circuito di dedicato a Marco Simoncelli: "Questa vittoria significa molto per me: quando vinci a Misano il pensiero va al Sic, soprattutto per noi, per i suoi amici". Con questa vittoria Rossi torna, quindi, a far parlare di sé e dei suoi record: diventa il vincitore di MotoGP più longevo della storia, grazie ad una distanza di ben 18 anni fra la sua prima vittoria e questa di Misano 2014, record strappato a Capirossi. Rossi supera anche i 5000 punti nel suo personale bottino motomondiale (5012 al momento). Nella sua carriera ha vinto nove titoli Mondiali e 107 vittorie da professionista; si tratta del pilota in attività col maggior numero di Gran Premi disputati. Il sogno di Vale e dei suoi numerosi fan è il titolo Mondiale numero 10, un sogno che potrebbe diventare realtà.
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Il Deutsche Tourenwagen Masters 2014 entra nella fase finale al Lausitzring, in Germania, che sarà visibile in diretta TV e streaming su Nuvolari. Giunti, dunque, a quello che è l'ottavo round della stagione, Marco Wittmann guida la classifica con un forte divario di 64 punti sui piloti Audi Mattias Ekstrom e Edoardo Mortara, mentre Mike Rockenfeller, campione in carica, si trova quarto a 67 punti di distacco dal giovane pilota BMW. Nel 2013 Mercedes aveva dominato la gara con Christian Vietoris, partito dalla pole position ma poi finito al terzo posto. La gara fu vinta da Gary Paffett, con l'Audi di Mike Rockenfeller in seconda posizione. A distanza di un anno la storia è molto diversa: Marco Wittmann finora ha dominato la stagione con quattro vittorie in sette gare. Mercedes ha avuto un inizio difficile e ha faticato a tenere il passo, ancora in cerca di due vittorie. Audi ha dato battaglia sin dall'inizio dell'anno, ma ancora non ha raggiunto il gradino più alto del podio. Titolo piloti e titolo costruttori Poiché Wittmann potrebbe aggiudicarsi il titolo piloti del DTM 2014 anche solo finendo quarto, con ancora due gare rimanenti nel calendario, l'attenzione si sposta tutta verso il titolo costruttori: BMW è in testa alla classifica con 302 punti, ma Audi è a soli 18 punti di distacco. Dieter Gass, capo di Audi per il DTM, è chiaro: "lotteremo insieme per portare a casa la prima gara vinta da Audi in questa stagione e siamo completamente concentrati sulla classifica costruttori". L'approccio alla gara di Jens Marquardt, Direttore Motorsport di BMW, è molto diverso grazie al netto vantaggio: "Lausitzring rappresenta il circuito dove possiamo vantare la nostra prima vittoria dal nostro ritorno alla serie DTM nel 2012, quindi è un posto speciale per noi. Ci aspettiamo che Marco vinca il titolo piloti DTM 2014 in questo turno, anche se la posta in palio e il peso delle vetture non renderanno la vita facile ai nostri piloti." Wittmann, tuttavia, rimane concentrato. Il pilota ventiquattrenne, giunto appena alla sua seconda stagione in DTM, ha un forte vantaggio nella classifica piloti, ma rifiuta di parlare del titolo: "non vedo l'ora di correre al Lausitzring. Penso che saremo in grado di giocare un ruolo importante nella corsa. Nonostante la macchina di quest'anno abbia un peso extra di dieci chilogrammi, rimango fiducioso". Lausitzring, situato 130 km a sud di Berlino, è il circuito con più varianti nel calendario DTM, insieme a Mosca. La gara si svolgerà sulla versione da 3,478 metri, che presenta 12 curve e si corre in senso antiorario. Il rettilineo principale, dove le vetture hanno raggiunto la velocità di 240 km/h l'anno scorso, promette di mostrare tanti avvincenti sorpassi.  Gli appuntamenti QUALIFICHE - Sabato 13 settembre dalle 16.45 GARA - Domenica 14 settembre dalle 13.25
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Gli eventi sportivi live prossimamente in onda su Nuvolari e Italia Smart Venerdì 10 ottobre ore 20.00 ─ Pro12 Rugby - Benetton Treviso VS Connacht Sabato 11 ottobre ore 16.00 ─ Pro12 Rugby - Zebre Parma VS Leinster Rugby Domenica 12 ottobre ore 17.00 ─ Pro12 Rugby - Ospreys VS Cardiff Blues ________________________________________ Gli appuntamenti in diretta di Nuvolari sono visibili su digitale terrestre (canale 224), Tivùsat (canale 44) e in streaming su Italia Smart (previa registrazione gratuita).
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Marco Wittmann vince al  Red Bull Ring di Spielberg (Austria) la sesta tappa del DTM 2014 allungando il suo vantaggio nella classifica generale. Questa sul circuito austriaco di Spielberg, trasmessa in diretta da Nuvolari domenica 3 agosto, è la terza vittoria per il tedesco Marco Wittmann che si porta a +39 sullo svedese Mattias Ekström. La corsa a Spielberg (Austria) del DTM 2014 Quella del  Red Bull Ring a Spielberg in Austria è stata una tappa molto controversa del DTM 2014: la BMW riesce addirittura a piazzare un poker assicurandosi le prime quattro posizioni. Dietro Wittmann, infatti, arrivano Augusto Farfus, Timo Glock e Martin Tomczyk. A rendere controversa la gara è stata una penalità inflitta al pilota Mercedes Robert Wickens che ha ricevuto la bandiera nera per non aver rispettato la drive-through, così come una drive-through è scattata per Jamie Green, pilota che è stato anche in testa per 4 giri prima di aver ricevuto la penalità per essersi fermato al pit stop con un giro di ritardo rispetto a quelli consentiti. È stata una questione di tempo perché il canadese della Mercedes, partito in pole position, fosse raggiunto e superato: è stata una lotta avvincente che ha permesso ai primi otto piloti di rimanere vicini. Farfus ha guidato l'attacco con tutte le proprie forze senza riuscire a superare Wickens. Il brasiliano si è fermato al pit stop appena possibile, sperando di approfittare della pausa del canadese: nei giri successivi si sono fermati tutti gli altri e i box affollati hanno provocato l'unsafe release di Wickens. La battaglia, tuttavia, è continuata in pista con Jamie Green emrso a sorpresa dalla girandola di pit stop al comando prima di ottenere la penalità per aver percorso oltre il 50% della pista sulle sue gomme. Un evitabile errore di comunicazione. Wickens riusciva a tenere a bada Farfus, ma c'era ancora la penalità da scontare: la Mercedes stava ancora discutendo del fatto con gli stewards, contestando l'unsafe release, tuttavia, terminati i tre giri utili per scontare la penalità, Wickens ha avuto la bandiera nera che l'ha costretto al ritiro. Farfus ha preso il comando e l'ha lentamente ceduto al leader della classifica piloti Marco Wittmann. Ecco i primi 10 piloti della gara del  Red Bull Ring a Spielberg (Austria) di questo DTM 2014  01 Marco Wittmann 02 Augusto Farfus Jr. +3.298 03 Timo Glock +5.391 04 Martin Tomczyk +6.237 05 Timo Scheider +6.666 06 Adrien Tambay +12.213 07 Mattias Ekström +14.046 08 Jamie Green +14.456 09 Christian Vietoris +15.224 10 Bruno Spengler +15.782
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Il 22 luglio si celebra la prima vera competizione di motori di tutti i tempi Era il 22 luglio del 1894 quando 21 vetture (13 a benzina ed 8 a vapore) cominciarono la Parigi-Rouen (126 km), la prima vera competizione automobilistica di tutti i tempi. Nonostante la prima automobile fosse nata soltanto 8 anni prima, nel 1886, ben 17 delle 21 vetture taglieranno il traguardo di Rouen. Ad abbandonare la competizione sono 4 auto a vapore. Persino il regolamento era abbastanza aleatorio, oltretutto non esistevano orari d'arrivo ufficiali, ragion per cui la classifica di velocità non poteva che essere approssimativa, tant'è che a decretare la vittoria era una giuria: il più veloce fu il conte Albert De Dion alla guida del trattore De Dion-Bouton (6 ore e 48 minuti), ma la giuria ritenne che i vincitori dovessero essere la Panhard & Levassor e la Peugeot poiché il primo classificato era un veicolo troppo pesante e poco maneggevole. Anche la data ha subito un percorso travagliato: inizialmente la Parigi-Rouen si sarebbe dovuta svolgere il 1 giugno, poi fu rimandata al 7 giugno, poi addirittura al 22 luglio poiché la maggior parte dei veicoli non era pronta per la gara. Questo slittamento non fu sufficiente, però, a consentire la partecipazione dell'unico veicolo italiano: il triciclo elettrico costruito a Castelnuovo di Garfagnana nello stabilimento tessile del Conte Giuseppe Carli non era ancora pronto per quella data. La foto in cima a questo articolo ritrae la partenza della Parigi-Rouen: può essere considerata, a sua volta, la prima fotografia di una gara automobilistica.
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