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Nuova Dodge Challenger (2015)

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L'ultima versione della muscle car americana diventata un'icona dell'automobilismo mondiale si svela: è la Dodge Challenger 2015. Le guerre dei cavalli esistono ancora: lo dimostra il ruggito graffiante di questa Dodge Challenger 2015. "Per il 2015 faremo strada con la nuova Dodge Challenger", dichiara Tim Kuniskis - numero 1 di Dodge - che aggiunge: "La Challenger del 1971 è un'icona da cui non potevamo prescindere nel disegnare questa nuova versione, odierna ma allo stesso tempo simile alla muscle car originale: questa del 2015, tuttavia, nasconde sotto il telaio una meccanica completamente ridisegnata dai nostri ingegneri che raggiunge nuovi standard nel suo settore con 485 cavalli e molti altri sistemi d'avanguardia". Dodge Challenger 2015: allestimenti e motorizzazioni La Dodge Challenger del 2015 è disponibile in 8 allestimenti: SXT, SXT Plus, R/T, R/T Plus, R/T Shaker, R/T Plus Shaker, 6.4-liter Scat Pack e 392 HEMI Scat Pack Shaker. Verrà costruita a Brampton (Greater Toronto, Ontario, Canada) a partire dal terzo quadrimestre del 2014. Il segmento delle muscle car, secondo le previsioni, è destinato a crescere di almeno il 50% nei prossimi 5 anni: già nel marzo 2014 Dodge ha raggiunto un eccellente traguardo con la vendita di oltre 1 milione di veicoli (Challenger e Charger) negli USA. Per questi motivi Dodge ripone grande fiducia in questa nuova Challenger 2015. Protagonista di questa versione sarà certamente il motore da 6.4 litri che, con i suoi 485 cavalli, produce ben 113 cavalli in più del vecchio 5.7 litri: un aumento di oltre il 30% che darà prestazioni e sound da sogno a questo gioiellino.

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Mercedes-Benz ha aggiornato il suo listino modelli con protezione speciale: la nuova Mercedes S600 Guard fornisce una protezione a tutto tondo arrivando ad una classe di resistenza VR9, sia nelle aree trasparenti che in quelle non trasparenti. Basata sulla nuova Classe S, la Mercedes S600 fornisce un comfort di primo livello, delle straordinarie sospensioni AIRMATIC, un portentoso motore V12, l'intelligent driver assistance: il nuovo modello di punta delle Mercedes Guard innalza il livello del segmento continuando la lunga tradizione Mercedes-Benz per i veicoli dotati di protezioni speciali. In effetti, i modelli Guard danno a Mercedes il titolo di Casa con la più vasta gamma di modelli del genere: Classe S, E, M e G hanno tutte il proprio derivato Guard. Questa Mercedes-Benz S600 Guard 2015 rappresenta così l'ultimo eccellente arrivato nella famiglia Guard. In cosa consistono le protezioni Mercedes Guard? Le protezioni della Mercedes S600 Guard seguono i principi di protezione integrata che per molti anni hanno fatto il successo di questi modelli Mercedes-Benz. Ecco quali sono le peculiarità principali: Forza e stabilità eccezionali grazie alla struttura di base rinforzata, integrata nella scocca già nelle fasi produttive Un alto livello di comfort mantenuto grazie ad un'integrazione sofisticata con una sovrapposizione intelligente degli elementi protettivi La Mercedes-Benz S600 Guard fornisce prestazioni di altissimo livello grazie al motore V12 che genere 390 kW (530 cavalli) aumentando ancora la già grande potenza del precedente modello. Gli 830 Nm di coppia e la trasmissione automatica 7G-TRONIC - per la prima volta disponibile sul motore V12 - permettono alla S-Guard di combinare un consumo di carburante relativamente basso con un'accelerazione impressionante per una rapida fuga da situazioni pericolose. La velocità massima è limitata elettronicamente a 210 km/h per ragioni inerenti al peso della vettura.
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Altri Campionati - Auto

Marco Wittmann vince al  Red Bull Ring di Spielberg (Austria) la sesta tappa del DTM 2014 allungando il suo vantaggio nella classifica generale. Questa sul circuito austriaco di Spielberg, trasmessa in diretta da Nuvolari domenica 3 agosto, è la terza vittoria per il tedesco Marco Wittmann che si porta a +39 sullo svedese Mattias Ekström. La corsa a Spielberg (Austria) del DTM 2014 Quella del  Red Bull Ring a Spielberg in Austria è stata una tappa molto controversa del DTM 2014: la BMW riesce addirittura a piazzare un poker assicurandosi le prime quattro posizioni. Dietro Wittmann, infatti, arrivano Augusto Farfus, Timo Glock e Martin Tomczyk. A rendere controversa la gara è stata una penalità inflitta al pilota Mercedes Robert Wickens che ha ricevuto la bandiera nera per non aver rispettato la drive-through, così come una drive-through è scattata per Jamie Green, pilota che è stato anche in testa per 4 giri prima di aver ricevuto la penalità per essersi fermato al pit stop con un giro di ritardo rispetto a quelli consentiti. È stata una questione di tempo perché il canadese della Mercedes, partito in pole position, fosse raggiunto e superato: è stata una lotta avvincente che ha permesso ai primi otto piloti di rimanere vicini. Farfus ha guidato l'attacco con tutte le proprie forze senza riuscire a superare Wickens. Il brasiliano si è fermato al pit stop appena possibile, sperando di approfittare della pausa del canadese: nei giri successivi si sono fermati tutti gli altri e i box affollati hanno provocato l'unsafe release di Wickens. La battaglia, tuttavia, è continuata in pista con Jamie Green emrso a sorpresa dalla girandola di pit stop al comando prima di ottenere la penalità per aver percorso oltre il 50% della pista sulle sue gomme. Un evitabile errore di comunicazione. Wickens riusciva a tenere a bada Farfus, ma c'era ancora la penalità da scontare: la Mercedes stava ancora discutendo del fatto con gli stewards, contestando l'unsafe release, tuttavia, terminati i tre giri utili per scontare la penalità, Wickens ha avuto la bandiera nera che l'ha costretto al ritiro. Farfus ha preso il comando e l'ha lentamente ceduto al leader della classifica piloti Marco Wittmann. Ecco i primi 10 piloti della gara del  Red Bull Ring a Spielberg (Austria) di questo DTM 2014  01 Marco Wittmann 02 Augusto Farfus Jr. +3.298 03 Timo Glock +5.391 04 Martin Tomczyk +6.237 05 Timo Scheider +6.666 06 Adrien Tambay +12.213 07 Mattias Ekström +14.046 08 Jamie Green +14.456 09 Christian Vietoris +15.224 10 Bruno Spengler +15.782
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La Brabus K800 del 2012 si presenta come la "Berlina omologata più veloce del mondo". I record della Brabus La Brabus ha realizzato delle berline da record sin dal 1996 quando, partendo come spesso accade da una Mercedes, la Brabus ha presentato la E V12 in grado di raggiungere i 330 km/h. Un record infranto nel 2003 con la versione biturbo della E V12 che ha fatto registrare una velocità di 350 km/h. Arriva poi il momento della Brabus Rocket (che in italiano vuol dire "razzo"), basata su una Mercedes CLS, in grado di fissare il nuovo record nel 2006 prima a 362.4 km/h e poi - ad ottobre - a 365.7 km/h. La berlina più veloce del mondo: Brabus K800 Nel 2012 infrange ogni record precedente con la Brabus K800 - basata sulla nuova generazione di CLS - che raggiunge il muro dei 370 km/h. Rispetto alla Mercedes, ha un motore più grande e con più cavalli: un motore Brabus 800 V12 Biturbo che produce 800 cavalli (588 kw) e una coppia sbalorditiva di 1,420 Nm (limitata a 1,100 Nm). Oltre alla velocità massima, la K800 accelera da 0 a 100 km/h in 3.7 secondi e da 0 a 300 km/h in appena 23.8 secondi.
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Auto

Ebbene sì, non si tratta di fantascenza, ma di realtà: le auto che "si guidano" da sole, in totale autonomia, esistono davvero e dal gennaio 2015 inizieranno a circolare nel Regno Unito. Naturalmente ne circoleranno poche, sia perché sarà il primo vero test per questa nuova tecnologia ultracomputerizzata, sia perché la produzione di queste auto è ancora molto costosa e per questo ne esistono pochi esemplari. Ne potremo vedere in giro due versioni una completamente automatica e una parzialmente automatica (in cui è presente una persona che può assumere il controllo del veicolo). Dove nascono le auto senza guidatore e come funzionano Naturalmente negli Stati Uniti: oltreoceano sono già state sperimentate in California, Nevada e Florida; i test hanno avuto inizio qualche mese fa anche in Gran Bretagna - in circuiti privati - e i collaudatori si sono detti sicuri che queste auto possano circolare anche nel mezzo del traffico cittadino di Londra. Naturalmente tra un circuito privato e una strada trafficata della capitale inglese c'è una differenza abissale: guidatori aggressivi, biciclette e pedoni distratti, auto che parcheggiano o ripartono sono situazioni complesse da gestire a livello di intelligenza artificiale. Così il Dipartimento dei Trasporti ha iniziato a rivedere il sistema dei trasporti e il codice della strada affinché siano regolamentati i nuovi veicoli. Una prima versione di queste auto le vedeva pilotate a distanza con un controller wireless. Tuttavia, grazie a numerose ricerche e al contributo di diversi studiosi e ricercatori, il prototipo di auto senza conducente che si è diffuso è totalmente autonomo: si tratta di un'applicazione di avanzate tecniche di intelligenza artificiale che elaborano informazioni provenienti da dispositivi di input appositamente installati per elaborare in tempo reale il contesto nel quale il veicolo si trova. Grazie a questo insieme di apparecchiature, tra cui delle videocamere, un processore centrale è in grado di interpretare la realtà e reagire di conseguenza. Auto senza guidatore in Italia, in Europa e nel resto del mondo L'intento del Regno Unito è chiaro: essere all'avanguardia nel settore, senza essere chiusi verso le innovazioni tecnologiche. In effetti nel resto d'Europa c'è un po' di diffidenza: la maggior parte dei paesi si limita ad osservare, ad eccezione della Svezia, dove Volvo ha già ottenuto il consenso per iniziare la sperimentazione (pervista entro il 2017). In Italia alcune sperimentazioni incoraggianti sono avvenute a Parma dove un prototipo di nome BRAiVE è stato realizzato con la collaborazione dell'Università di Parma (Dip. di Ingegneria dell’Informazione), VisLab, e DISS (Centro Universitario di Ricerca Avanzata per la Sicurezza Stradale): BRAiVE ha percorso alcuni percorsi urbani di Parma in totale autonomia (monitorato da Polizia Stradale, ANAS, Direzione Centrale della Motorizzazione Italiana, Comune di Parma, Polizia Municipale e Camera di Commercio di Parma). C'è da aspettarsi che in Italia, paese notoriamente conservatore, bisognerà aspettare un bel po' prima che queste si diffondano e che la burocrazia regolarizzi il sistema con una normativa ad hoc. Nel resto del mondo, oltre agli USA dove in prima linea c'è Google - le cui macchine hanno già percorso circa 500 mila km -, c'è il super-tecnologico Giappone in cui è la Nissan che effettua maggiori ricerche sulle auto senza conducente, con dei test su strade pubbliche già effettuati l'anno scorso.
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La Cadillac presenta la ATS Coupe 2015, una versione tutta nuova, più veloce e con più personalità (almeno questo era l'obiettivo) della premiata linea ATS. Disegnata per essere più leggera, più agile e più coinvolgente delle concorrenti, questo modello estende il listino dei prodotti Cadillac e la tradizione del brand di coupé dinamici e lussuosi. La prima coupé Cadillac compatta ma lussuosa Questa nuova Cadillac ATS Coupe si va ad inserire in un segmento piuttosto inedito per questo brand: una coupé compatta e lussuosa allo stesso tempo. Si tratterà di una delle Cadillac più leggere ed agili di sempre nonché la più leggera in assoluto delle coupé compatte di lusso. Arriverà nei mercati questa estate, offrendo agli interessati sia la versione a trazione posteriore che quella integrale abbinate ad un motore 2.0 turbo 4 cilindri da 272 cavalli (203 kW) e 400 Nm oppure un 3.6 6 cilindri da 321 cavalli (239 kW) e 373 Nm.
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