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"Jules Bianchi è uscito dal coma artificiale indotto". È quanto diffuso da una nota dei genitori del giovane pilota di Formula 1 che lo scorso 5 ottobre si era reso protagonista di un terribile incidente durante il GP del Giappone 2014. Le condizioni di Bianchi Abbiamo dato tutte le più importanti notizie sull'incidente e sulle condizioni di Jules Bianchi in un articolo apposito. Purtroppo la situazione resta più o meno la stessa: condizioni stabili ma gravi. Un barlume di speranza è dato dal fatto che Jules respira - ora - autonomamente ed è uscito dal coma indotto. L'auspicio è che possa reagire in modo positivo: secondo i genitori del giovane pilota "si tratta di un importante passo avanti, ma le sue condizioni restano critiche". Il giovane pilora della Marussia è stato inoltre trasferito dal Giappone - dove è stato curato sinora - alla Francia, in un ospedale nei pressi di Nizza. Il trasferimento è stato possibile grazie ai segni vitali stabili di Jules.
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Un'ordinanza specifica individua ogni anno i tratti di strade e autostrade in cui vige l'obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo. Vediamo quelli del 2014/2015 e le multe previste per chi non rispetta tale obbligo. Dal 15 novembre 2014 al 15 aprile 2015 scatta - come di consueto - l'obbligo per gli automobilisti italiani di aver montato gli pneumatici invernali o di avere a bordo le catene. La prima operazione da eseguire è quella di sistemare l'auto per l'inverno. Seguire certi accorgimenti è già di per sé un primo importante passo per salvaguardarci e mettere in sicurezza l'auto in vista del freddo, della pioggia e della neve. Al di là, infatti, dell'obbligatorietà di pneumatici invernali o catene a bordo, certe misure vanno prese per la nostra sicurezza in quanto gli inverni sono sempre più rigidi e imprevedibili e per questo bisogna sempre prestare l'opportuna attenzione ad ogni dettaglio. Multa per chi non rispetta l'obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo [caption id="attachment_16448" align="alignnone" width="622"] Le gomme invernali (o le catene da neve) sono obbligatorie su alcune autostrade - 2014/2015[/caption] Premessa l'importanza di certe misure per la nostra sicurezza, un ulteriore incentivo al rispetto di tali prescrizioni è dato dalla multa che va dagli 84 ai 335 euro. Il profilo legislativo è configurato nel Codice della Strada, all'art. 6, vediamo cosa prevede. L'ente proprietario della strada può, mediante ordinanza, prescrivere che i veicoli siano muniti ovvero abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o ghiaccio. Tali ordinanze sono emanate: a) per le strade e le autostrade statali, dal capo dell'ufficio periferico dell'A.N.A.S. competente per territorio; b) per le strade regionali, dal presidente della giunta; c) per le strade provinciali, dal presidente della provincia; d) per le strade comunali e le strade vicinali, dal sindaco; e) per le strade militari, dal comandante della regione militare territoriale. Vediamo dunque quali tratti autostradali sono stati individuati dall'A.N.A.S. per l'anno 2014/2015. Tratti autostradali con obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo 2014/2015 L'ordinanza che individua i tratti autostradali con obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo per la stagione 2014/2015, il cui periodo è dal 15 novembre al 15 aprile, prevede: (1) Ordinanza vigente dal 1° novembre (2) Ordinanza vigente dal 1° dicembre (3) Ordinanza vigente dal 20 dicembre Divieto di sorpasso per neve Oltre all'obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo, l'ordinanza stabilisce anche il divieto di sorpasso in caso di neve per mezzi pesanti (con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate): (3) Ordinanza vigente nel periodo 15.11.2013 - 15.04.2014 Il divieto di sorpasso per mezzi pesanti (massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate) è in vigore anche in assenza di neve nel periodo 15 novembre - 31 marzo (limitatamente ai viadotti) sulle seguenti tratte della A13: Pneumatici invernali o catene? Per un confronto tra pneumatici invernali e catene, leggi il nostro articolo gomme termiche o catene da neve?
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Toyota Marai è la prima auto ad idrogeno prodotta in serie e sarà in vendita dal 2015. Vediamo le date del debutto, le caratteristiche e le specifiche della nuova Toyota Mirai. Toyota continua a perseguire la strada d'avanguardia che ha già rivoluzionato il settore automobilistico con l'ibrido e la Prius. La casa Giapponese leader del mercato dell'auto e marchio percepito dal pubblico come quello a più alto valore aggiunto scuote il mercato dell'auto con l'uscita della Toyota Mirai. La Toyota Mirai, in vendita dal 2015 [caption id="attachment_16434" align="alignnone" width="622"] La Toyota Mirai è la prima auto ad idrogeno ad essere prodotta in serie[/caption] Si tratta della prima auto ad idrogeno di serie: nell'ultimo decennio sono stati in tanti a produrre concept car ad idrogeno, ma si trattava sempre di esercizi ingegneristici e tecnologici per i Saloni dell'auto o per eventi e flagship store. Quando manca poco all'inizio del Salone di Los Angeles, Toyota annuncia ufficialmente la Mirai con il proprio CEO - Akio Toyoda - che la presenta e ne annuncia il nome in video. Mirai in giapponese vuol dire futuro: un progetto che ben rappresenta la vision Toyota che vuole riscrivere le regole del gioco. Il debutto: Mirai in vendita dal 2015 A differenza di quanto asserito da diversi giornali e riveste, il blog ufficiale Toyota comunica che la vettura debutterà in anteprima assoluta in Giappone il 15 dicembre 2014. Arriverà, poi, nel Regno Unito, in Germania e in Danimarca nel settembre 2015. Negli USA il debutto è previsto per il 2016, mentre nella maggior parte degli altri mercati bisognerà attendere anche fino al 2017. I tempi non sono dovuti tanto alla produzione della vettura - per la quale è evidentemente tutto pronto e che verrà costruita solo e interamente in Giappone - quanto alla predisposizione della rete di rifornimenti necessaria: un mercato che incontrerà certamente l'opposizione dei colossi del petrolio, ma allo stesso tempo rappresenterà un investimento importante e molto promettente per vecchi e nuovi attori del settore energia. Già sono previste 19 stazioni in California a seguito di un investimento statale di 35 milioni di dollari: la rivoluzione sembra iniziata. Le caratteristiche Il passaggio da un'auto ad alimentazione convenzionale alla Toyota Mirai sarà meno traumatico di quanto si possa pensare: prestazioni simili, comfort elevatissimo, tempi di autonomia del tutto paragonabili e tempi di rifornimento di circa 3 minuti - solo poco più di quanto si impiega con un motore a benzina -. D'altronde Akio Toyoda la definisce proprio "un'auto che ti dà tutto senza compromessi". Niente male per un'auto che emette esclusivamente vapore acqueo dal tubo di scappamento. Come funziona la Toyota Mirai? La vettura ad idrogeno utilizza il Toyota Fuel Cell System (TFCS), un sistema proprietario di Toyota, che coniuga le celle a combustibile e le tecnologie a propulsione ibrida, importante know-how della Casa giapponese. Il sistema ha un'efficienza energetica maggiore dei classici motori a combustione, senza alcuna emissione nociva. Come fu per la Prius, la Toyota Mirai ha un design futuristico che sembra gridare a gran voce "io sono il domani". Probabilmente non incontrerà il gusto del pubblico di massa o dei più conservatori, ma la scelta appare coerente al progetto. La Toyota Mirai ha goduto del massimo dell'attenzione degli ingegneri e dei progettisti Toyota racchiudendo il meglio in termini di maneggevolezza, stabilità, comfort e prestazioni: una vera e propria berlina di lusso di fascia alta. Molti si chiederanno: come si produce l'idrogeno? Esistono molti metodi naturali e più sostenibili anche dell'energia elettrica, tra cui persino i detriti fognari. Il processo più semplice è quello di ottenerlo dall'acqua utilizzando sistemi alimentati ad energia solare o eolica. Le specifiche tecniche della Toyota Mirai Vediamo le specifiche tecniche della nuova Toyota Mirai ad idrogeno: Celle a combustibile Potenza massima in uscita (bhp/kW) 153/114 Volume (l) 37 Peso (kg) 56 Numero di celle in una pila 370 Spessore (mm) 1.34 Peso (g) 102 Materiale separatore Titanio Motore (elettrico) Potenza massima in uscita (bhp/kW) 152/113 Coppia massima (Nm) 335 Bombole di idrogeno Numero 2 Struttura a 3 strati Pressione massima (MPa) 87.5 Pressione nominale in funzionamento (MPa) 70 Densità (wt%) 5.7 Volume interno totale (l) 122.4 (60 frontale, 62.4 retro) Massa di idrogeno massima (kg) 5 Tempo di rifornimento circa 3 minuti Batterie Tipo Nickel-metal hybrid Convertitore Fuel Cell Boost  Numero di fasi 4 Voltaggio massimo in uscita (V) 650 Volume (l) 13 Prestazioni Velocità massima 179 km/h 0-100 km/h in 9.6" 40-70 km/h in 3" Dimensioni e peso Lunghezza (mm) 4,890 Larghezza (mm) 1,815 Altezza (mm) 1,535 Passo (mm) 2,780 Peso 1850 kg Coefficiente aerodinamico (Cx) 0,29 Posti a sedere 4 Se non visualizzi il video in questo articolo, puoi guardarlo qui: Toyota Mirai, auto ad idrogeno in vendita dal 2016 video.
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Porte aperte nelle concessionarie Alfa Romeo per la nuova MiTo Junior che si ispira alla Giulia GT 1300 Junior del 1966. Vediamo rapidamente lo spot, i dettagli, le motorizzazioni e i prezzi della nuova Alfa Romeo MiTo Junior. Lo spot Alfa MiTo Junior [caption id="attachment_16422" align="alignnone" width="622"] La nuova MiTo Junior si ispira alla Alfa Romeo Giulia GT 1300 Junior del 1966[/caption] La casa del Biscione continua il trend promozionale dei nuovi modelli col quale scomoda osannate Alfa Romeo del passato, quelle che ancora oggi - o forse oggi più che mai - scaldano il cuore degli alfisti. In questo caso la campagna dell'Alfa MiTo Junior richiama una splendida Giulia GT 1300 Junior del 1966 per attribuirle il ruolo di fonte d'ispirazione. Lo spot del regista Lieven Van Baelen ha per protagonista una ragazza e una cartomante che le legge i tarocchi. Le carte hanno un valore simbolico che legano i ricordi della ragazza alla MiTo Junior: la forza, la torre e il diavolo.   Per accompagnare l'uscita di questa nuova sportiva compatta, Alfa Romeo per il weekend 14-16 novembre ha organizzato un evento nelle concessionarie che ha visto un buon coinvolgimento da parte del pubblico. La nuova Alfa Romeo MiTo Junior [caption id="attachment_16423" align="alignnone" width="622"] La nuova Alfa Romeo MiTo Junior con la striscia decorativa bianca e gli inserti sportivi[/caption] Nuovi cerchi in lega da 17" con trattamento bianco, specchietti retrovisori esterni anch'essi trattati in bianco ghiaccio, una striscia decorativa bianca con la scritta "Junior" sul lato destro del portellone e tanti altri dettagli stilistici molto intriganti. Anche gli interni della nuova MiTo Junior sono ricercati e sportiveggianti con il nuovo tessuto Techno - rigorosamente in nero e bianco -, il volante sportivo, i tappetini con logo Junior, un'illuminazione della strumentazione molto accattivante e un sistema completo di infotainment con schermo touch da 5", comandi al volante e sistema UConnect. Motorizzazioni Alfa Romeo MiTo Junior [caption id="attachment_16424" align="alignnone" width="622"] Gli interni accattivanti dell'Alfa Romeo MiTo Junior[/caption] Una vasta gamma di motori caratterizzano questa nuova piccola sportiva del Biscione: il piccolo ma sorprendente 0.9 Turbo TwinAir da 105 cavalli che permette uno scatto rispettabile (da 0 a 100 km/h in 11,4") e il nuovo 1.4 Turbo MultiAir da 140 cavalli con cambio automatico (da 0 a 100 km/h in 8,1") sono sicuramente molto interessanti. Per i neopatentati - che, ricordiamolo, hanno delle restrizioni - ci sono il 1.4 benzina da 78 cavalli e il più interessante turbodiesel 1.3 JTDm da 85 cavalli. Per contenere i consumi, invece, il richiestissimo 1.4 Turbo Gpl da 120 cavalli. Quanto costa la nuova Alfa MiTo Junior? Veniamo ai prezzi: si parte da 17.650 euro per il modello di base (1.4 senza turbo) per arrivare ai 21.500 della versione Gpl. La versione diesel costa 19.650 euro, mentre la più sportiva (1.4 turbo) ha un prezzo di 21.400. Molto interessante il prezzo della MiTo 0.9 con turbo che costa 19.200 euro.
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Migliaia di ricorsi - in questo caso a Milano - per multe con autovelox notificate dopo oltre 90 giorni dall'accertamento. Il termine corretto è 90 o 150 giorni? Cosa si intende per accertamento e notifica? Una marea di ricorsi per notifiche in ritardo: è ciò che sta accadendo - in particolare a Milano - per le multe con autovelox notificate oltre 4 mesi dopo l'accertamento. Il Comune di Milano dichiara che tale termine sia legittimo in quanto il Codice della Strada prevedeva 150 giorni di tempo dall'accertamento alla notifica. Prevedeva. Probabilmente il Comune si è rifatto ad una versione non aggiornata del Codice della Strada che - oggi - dice chiaramente all'art. 201 che "qualora la violazione non possa essere immediatamente contestata, il verbale, con gli estremi precisi e dettagliati della violazione e con la indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata, deve, entro novanta giorni dall'accertamento, essere notificato all'effettivo trasgressore o ad uno dei soggetti indicati nell'art. 196". Il termine di 90 giorni esiste dal 2010 quando il comma 1 dell'art 201 del Codice della Strada è stato modificato dalla legge 29 luglio 2010, n. 120 (G.U. n. 175 del 29 luglio 2010 suppl. ord.) che ha abbassato il termine massimo della notifica da 150 giorni a 90 giorni dall'accertamento. Cosa si intende per accertamento e notifica [caption id="attachment_16417" align="alignnone" width="622"] Un esempio di verbale di multa per autovelox con notifica dopo 40 giorni[/caption] Su questo ci siamo: se trascorrono oltre 90 giorni tra accertamento e notifica, la multa con autovelox può essere ragionevolmente contestata. Ma cosa si intende per accertamento e notifica? L'accertamento della multa non è altro che il giorno in cui è stata commessa la violazione. La notifica, invece, avviene quando un agente vede la foto, la velocità rilevata e commina la sanzione compilando il verbale. Tale data è presente nella prima riga di ogni verbale, dove i dati del verbalizzante sono accompagnati dalla data. Così i tanti autovelox installati a Milano - o in altre città d'Italia ritardatarie - rischiano di non rimpinguare le casse comunali come previsto: in vista dell'Expò, 7 nuovi autovelox erano stati posizionati in città in primavera, mentre un'altra decina è in arrivo entro la fine dell' anno - assicura Marco Granelli, assessore alla Sicurezza -. Le voci corrono, ancor più delle auto pizzicate dall'autovelox e sicuramente molto più dei verbali ritardatari, e così i ricorsi si moltiplicano: "tutto questo è un danno - commenta la Polizia di Milano - perché elimina il valore educativo alla base della sanzione e mette a rischio l'obiettivo di aumentare la sicurezza stradale; il polverone mediatico dà loro la possibilità di non essere puniti e magari di continuare a violare il codice della strada. Per non parlare dei costi".
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Nel 2015 ci saranno delle importanti novità con la riforma Rc Auto e gli sconti per chi fa installare la scatola nera. A seguito di proteste contro la riforma, tuttavia, è stato proposto un secondo disegno di legge che elimina il risarcimento diretto ed introduce l'obbligo di riparazione con revisione entro 60 giorni. Il governo Renzi torna sulla riforma Rc Auto che era stata già delineata dal decreto Destinazione Italia del governo Letta. A curare la riforma è Simona Vicari (Ncd) secondo la quale bisogna abbandonare gli sconti predeterminati e le imposizioni che fanno aumentare i costi del sistema. Un altro disegno di legge, invece, vede Sara Moretto del Pd come primo firmatario. Cosa cambia con la riforma Rc Auto 2015 Si va nella direzione di armonizzare il sistema e ridurre costi e spese non necessarie. Innanzitutto dal 2015 verrà introdotta la scatola nera per automobili e moto: le compagnie assicurative potranno offrire l'installazione di una scatola nera a proprie spese con l'obbligo di ridurre il premio a chi accetta tale installazione. I risultati delle registrazioni delle scatole nere saranno "prove di giudizio" che l'assicurazione deve accettare e che allo stesso tempo rendono più efficace il sistema assicurativo di auto e moto. Un'altra novità riguarda l'introduzione della possibilità per le compagnie assicuratrici di provvedere alla riparazione del veicolo invece di erogare un risarcimento. I contratti stipulati tra assicurazioni ed assicurati dovranno contenere informazioni dettagliate sull'influenza di bonus e malus sul premio. Per gli autobus in arrivo un aumento dei massimali minimi che però - assicura Simona Vicari - non comporteranno un aumento dei premi. Un obiettivo è anche quello di rilasciare una "tabella unica nazionale per le macrolesioni" che aumenterebbe la correttezza di molte situazioni e porterebbe una riduzione dei premi di oltre il 3% (stima dell'Ania). Le proteste contro la riforma Per scongiurare la riforma così come predisposta dal governo Letta, a seguito delle proteste delle associazioni nazionali dei carrozzieri di Cna, Confartigianato e Casartigiani, è stato depositato alla Camera un nuovo disegno di legge su Rc Auto e Codice delle assicurazioni con Sara Moretto del Pd come primo firmatario. Secondo questo decreto, si elimina il risarcimento diretto, cioè la possibilità per l'automobilista di chiedere il rimborso del danno direttamente alla propria assicurazione che si rifarà poi su quella del responsabile dell'incidente. Le auto danneggiate in modo grave dovranno essere riparate entro 60 giorni ed essere effettuata la revisione, mentre le assicurazioni potranno proporre un'ispezione preventiva del veicolo - che comporterebbe uno sconto sul premio - che l'assicurato può accettare facoltativamente. Viene anche eliminato l'obbligo di riparazione da parte dell'assicurato presso autofficine convenzionate con l'assicurazione: le compagnie non potranno in nessun caso imporre la scelta dell'autofficina a cui l'assicurato deve rivolgersi per le riparazioni necessarie. La presenza di proposte di leggi differenti si basa sulle pressioni esercitate dai soggetti interessati e ciò provocherà molto probabilmente un allungamento dell'iter burocratico. La speranza è che il governo non perda di mira quello che dovrebbe essere il suo scopo: fare l'interesse del sistema, compresi gli automobilisti - che hanno meno influenza -.
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Alex Zanardi è celebre e stimato anche negli USA, dove rappresenta con la sua storia un caso di straordinaria reazione alle avversità della vita, una forza d'animo ammirevole, un esempio per tutti. Per questi motivi è stato invitato per un'intervista al talk show più famoso del mondo: il David Letterman show. Intervista di Zanardi al David Letterman show [caption id="attachment_16407" align="alignnone" width="622"] Alex Zanardi e David Letterman durante il celebre talk show[/caption] Il 48enne bolognese racconta con grande emozione i momenti che seguirono al tragico incidente del settembre 2001 in una gara Kart che gli costò entrambe le gambe. Ripercorre i momenti più emozionanti, dall'incontro con Terry Trammell, il dottore che gli salvò la vita, al momento in cui si è svegliato dal sonno indotto dai medici durante l'operazione, dallo shock alla reazione e al ritorno alle gare. "Ero incosciente per tutto il tempo e quando mi sono svegliato ero così felice di aver avuto l'opportunità di andare avanti con la mia vita", dice Zanardi al David Letterman show. È dura essere un esempio per tutti? "Dura è la vita di chi mette lo stesso o più impegno nella vita e fa fatica a dar da mangiare alla propria famiglia, non certo la mia. Io mi ritengo un privilegiato." Risponde Zanardi alle domande. E poi continua: "credo che la curiosità sia l'unica cosa di cui abbiamo bisogno nella vita, se sei curioso troverai la tua passione e tutto sarà naturale. I risultati che avrai, grandi o piccoli, saranno l’effetto di quanta passione metti nella tua vita quotidiana". Leggi di più sull'intervista ad Alex Zanardi. Guarda il video originale dell'intervista a Zanardi.
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Arriva anche in Italia Navtech ClearWay, il radar autostradale in grado di rilevare auto contromano, veicoli fermi, traffico improvviso e pedoni in autostrada e attivare automaticamente delle misure di sicurezza. [caption id="attachment_16399" align="alignnone" width="622"] Navtech ClearWay, il radar autostradale, può essere installato anche nelle galleria[/caption] Navtech ClearWay è un nuovo sistema che aiuterà a migliorare la sicurezza sulle autostrade italiane. Commercializzato dalla Crisma Security, questo sistema di radar è già in uso in Svezia ed Inghilterra (Stoccolma ed Oxford) dove ha dimostrato la sua efficacia in situazioni di estremo pericolo, come auto contromano in autostrada, veicoli fermi o presenza di pedoni in carreggiata, uso delle corsie d'emergenza o presenza di detriti sul manto autostradale. Come funziona il radar autostradale Navtech ClearWay Navtech ClearWay, come detto, funziona con tecnologia radar invece che con le normali telecamere AID (Automatic Incident Detection). Le differenze sono sostanziali: grazie all'utilizzo di onde elettromagnetiche per rilevare gli oggetti, la loro posizione e la loro velocità, il radar non soffre le condizioni di luce - ad esempio le ombre nelle giornate di sole, le gallerie o il buio - né pioggia, polvere o altri impedimenti che solitamente bloccano i sensori delle normali telecamere. Non solo, ha un'eccellente precisione ed è in grado di rilevare oltre 800 metri di autostrada invece dei 100 delle telecamere. Grazie a queste sue caratteristiche, necessita anche di meno manutenzione (ogni 3 anni circa). Per un funzionamento completo, andrebbe installato un radar ogni 800 metri, oppure nei tratti più problematici. Il radar Navtech ClearWay segnala il problema rilevato, azionando automaticamente una telecamera (se disponibile, per avere delle immagini effettive) e i pannelli a messaggio variabile per avvisare gli automobilisti nei tratti autostradali precedenti. Il radar è in grado di rilevare veicoli fermi in mezzo alla carreggiata o in corsia di emergenza, auto contromano, pedoni in autostrada, traffico improvviso, detriti pericolosi sul manto stradale (come i cerchioni). Radar in autostrade italiane [caption id="attachment_16400" align="alignnone" width="622"] Navtech ClearWay è il radar autostradale che verrà sperimentato anche in Italia[/caption] Mentre in Svezia e in Inghilterra Navtech ClearWay è già stato sperimentato ed è in fase di installazione, in Italia si sta iniziando ora a testare questa nuova tecnologia di radar autostradale. Verrà presentato in anteprima in occasione di "Sicurezza", la fiera biennale di Security & Fire Prevention che si svolge dal 12 al 14 novembre a Fiera Milano. La fase di sperimentazione italiana prevede l'installazione di 8 esemplari di radar autostradale Navtech ClearWay su 4 diverse autostrade. Per una volta, si investe in una nuova tecnologia non (ancora) per multare gli automobilisti, come accade ad esempio per Vergilius (autovelox-tutor) e T-Red (telecamera semaforica), ma per affrontare più velocemente i rischi e informare gli automobilisti dei pericoli.
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Porsche cala il poker per il Salone di Los Angeles 2014 dove presenterà 4 vetture in grado di catturare le attenzioni di stampa e visitatori: 911 Carrera GTS coupé e 911 Carrera GTS cabrio, Cayenne GTS e Panamera Exclusive Series. Il Salone dell'Auto di Los Angeles 2014 si svolge dal 21 al 30 novembre: Porsche ha deciso di presentare ben 4 novità per far parlare di sé e catalizzare l'attenzione. Si tratta della versione coupé e di quella cabriolet della 911 Carrera GTS - disponibile a trazione posteriore o integrale e 430 cavalli -, della Cayenne GTS - con assetto supersportivo, carrozzeria ribassata e 440 cavalli - e della versione Turbo S Exclusive della Panamera - serie limitata a 100 esemplari -. Nonostante la presentazione ufficiale sia prevista al padiglione Petree del Salone di Los Angeles 2014, la Porsche Cayenne GTS è già in prevendita in Italia con le prime consegne che dovrebbero arrivare tra febbraio e marzo 2015. Prezzo? La Porsche Cayenne GTS ha un prezzo di partenza di 102.480 euro. [caption id="attachment_16394" align="alignnone" width="585"] La Porsche Cayenne GTS che verrà presentata a Los Angeles[/caption] Grande interesse per questa versione che alzerà ulteriormente l'asticella dell'eccellente rapporto luss0-spazio-prestazioni del marchio tedesco. Il design della nuova Cayenne GTS si mette in evidenza per le minigonne laterali, i passaruota allargati, lo spoiler sul tetto, i cerchi da 20 pollici, i terminali di scarico sportivi, le fasce interne scure dei fari e delle luci posteriori. Le sospensioni saranno "attive", cioè le PASM (Porsche Active Suspension Management), mentre l'impianto frenante è dotato di dischi più grandi, di ben 390 mm (anteriori) e 358 mm (posteriori) e pinze rosse. Non mancano, naturalmente, sedili sportivi in pelle e volante con paddle del cambio. Il propulsore da 440 cavalli è un "piccolo" V6 3.2 litri biturbo con ben 60 Nm di coppia che permette alla Porsche Cayenne GTS di accelerare da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi e raggiungere i 262 km/h. Non c'è da sorprendersi che Porsche abbia scelto Los Angeles per questa presentazione: l'interesse verso Porsche è alto ovunque, ma negli USA il suo trend di crescita costante ha fatto raggiungere quota 39.000 vetture con un aumento dell'11% che confermano gli States come il principale mercato per Porsche, trainato in particolare da Cayenne.  
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Ecomondo H2R 2014 è un'esposizione dedicata alla mobilità sostenibile svoltasi a Rimini Fiera dal 5 all'8 novembre, che ha permesso di svolgere dei test drive e di riflettere sui principali temi: dalle fonti energetiche rinnovabili all'educazione del cittadino, dalla tecnologia ai servizi di sharing. La sostenibilità, cioè il rapporto positivo a lungo termine con la natura e le fonti energetiche, è un concetto sempre più centrale in molteplici campi. Nel settore trasporti ciò è ancor più vero con numerose iniziative ed innovazioni che puntano verso una mobilità sostenibile che consenta di ridurre emissioni, consumi e traffico degli spostamenti delle persone. L'importanza di questo argomento potrebbe spiegare l'aumento di visitatori di Ecomondo - H2R 2014, l'appuntamento annuale dedicato alla mobilità sostenibile che si è svolto per il secondo anno alla Fiera di Rimini, cui hanno partecipato oltre 100 mila persone per una crescita dell'8,6% rispetto all'anno precedente. [caption id="attachment_16385" align="alignnone" width="622"] Già nel 2013 Ecomondo H2R aveva avuto un buon successo[/caption] Ecomondo - H2R 2014 L'evento dedicato alla mobilità sostenibile - svoltosi alla Fiera di Rimini - ha dato la possibilità di effettuare oltre 500 test drive con 12 marchi di spicco come partner (Arval, BMW, Bosch, Fiat Chrysler Automobiles, Ford, Hyundai, Landi Renzo, Lexus, Mopar, Porsche, Toyota e Volkswagen) ed importanti convegni sull'ecosostenibilità delle auto e dei trasporti urbani in generale, nonché sulla sensibilizzazione del cittadino e sull'uso proficuo di app per l'auto. Oltre 100 mila visitatori e oltre 500 giornalisti accreditati, 5 milioni di impression su Twitter e 900 mila profili raggiunti. Un successo così importante da aver già consentito di pianificare l'edizione 2015 che si svolgerà dal 3 al 6 novembre. Anche i test drive di Ecomondo H2R 2014 sono andati meglio delle previsioni con un grande successo per i modelli a disposizione: BMW i3 (anche con range extender); Fiat 500L e Panda a metano; Hyundai ix35 Fuel Cell; Lexus NX Hybrid; Porsche Panamera S E Hybrid plug-in e Cayenne S E-Hybrid; Toyota Yaris Hybrid e Auris NG; Volkswagen e-up!, e-Golf e Golf GTE. Fabio Orecchini, presidente del Comitato scientifico e ideatore di H2R, si dice entusiasta del successo di Ecomondo H2R e dell'efficacia che ha dimostrato. Il ministro dell'Ambiente e il ministro del Lavoro hanno visitato con grande interesse l'esposizione per il grosso potenziale sia in termini di ecosostenibilità sia per la creazione di nuovi posti di lavoro.  
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Era il 10 novembre del 1917 quando Tazio Nuvolari - che avrebbe compiuto 25 anni 6 giorni dopo - sposò Carolina Perina. Si trattò di una vera e propria fuitina, cioè un matrimonio imposto dai due giovani alla rispettive famiglie in seguito a una fuga d'amore solitaria. Non solo, fu addirittura preferito il rito civile: una scelta quasi scandalosa per l'epoca. Nessuna grande festa, marcia nuziale o auto di lusso per il matrimonio di Nuvolari. Un matrimonio da cui nacquero due figli: Giorgio il 4 settembre 1918, morto nel 1937 mentre Tazio andava in America, e Alberto nato nel 1928 e morto nel 1946. Due figli morti appena diciottenni, un dolore inimmaginabile di cui gli appassionati del grande Tazio sono al corrente e che contribuisce ancora di più a rendere mitico il pilota casteldariese. [caption id="attachment_16370" align="alignnone" width="569"] Tazio Nuvolari scatta una foto alla moglie Carolina Perina e al figlio Alberto Nuvolari[/caption] Al giorno d'oggi i matrimoni si programmano con anni d'anticipo. Ristorante, chiesa, abito da sposa: tutte cose su cui la sposa non transige. Molti uomini però si riservano la scelta dell'auto da noleggiare che può essere antica o moderna, sportiva o berlina, lussuosa o vintage e chi più ne ha più ne metta. Per la ricerca spesso viene in aiuto internet con siti che offrono la possibilità di trovare l'auto per il matrimonio; il modello da noleggiare, invece, è qualcosa che l'uomo ha già dentro di sé, l'ha sempre saputo, magari persino prima di conoscere la sua futura sposa. [caption id="attachment_16371" align="alignnone" width="622"] La Maserati Quattroporte è una classica scelta per il matrimonio[/caption]  
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Cos'è Uberpop? Uberpop è legale o illegale? Cosa prevede il nuovo codice della strada su Uberpop? E quali rischi si corrono? Vediamolo. Cos'è Uberpop Uber pop è il servizio di Uber che consente ad un cittadino qualsiasi di fornire un passaggio utilizzando la sua auto privata per brevi spostamenti. Chiaramente dietro il pagamento di una somma di denaro. Qui sorge una polemica: si tratta di un compenso o di un rimborso? Uber dichiara che si tratta di un rimborso che segue le tabelle ufficiali dell'Automobil Club; un rimborso spese come quello di BlaBlaCar, con due differenze sostanziali però: in quest'ultimo servizio il viaggio copre tratte lunghe dove la condivisione delle spese è molto conveniente e - altro punto importante - il viaggio viene impostato in anticipo dal conducente del veicolo che offre i posti. Uberpop, invece, è incentrato sul bisogno di spostamento del "cliente", un po' come avviene con i classici servizi taxi. Questo fa pensare che un guadagno, alla fine, il conducente riuscirà ad ottenerlo e che sia proprio tale guadagno a stimolare la condivisione dell'auto. Il Comune di Milano si è pronunciato in modo contrario ritenendo il servizio illegale. Ha anche specificato, però, che l'attuale profilo legislativo non consente di determinare la liceità o meno del servizio in modo chiaro. Anche Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture, ha dato indicazioni alle forze dell'ordine per considerare Uberpop illegale, ma a complicare tutto potrebbe pensarci il nuovo codice della strada 2015 che, tra le varie novità, introduce anche la definizione di car pooling per incentivarne la diffusione come mezzo per contrastare il traffico e l'inquinamento. Una definizione che potrebbe riabilitare Uberpop: "il car pooling è un servizio di trasporto, non remunerato, basato sull'uso condiviso di veicoli privati tra due o più persone che debbano percorrere uno stesso itinerario, o parte di esso, messe in contatto tramite servizi dedicati forniti da intermediari pubblici o privati, anche attraverso l'utilizzo di strumenti informatici". Uber Pop è illegale Intanto, mentre Uber continua a dichiarare che UberPop sia legale e a reclutare autisti, ci sono stati - a Milano, a Genova ecc. - diversi fermi delle forze dell'Ordine e la prima confisca di un'auto. Si tratta di una Mazda 6 a Milano la cui confisca verrà notificata a giorni al proprietario; è la prima confisca di 13 già pendenti. La violazione di Uberpop riguarda l'articolo 86 dell'attuale codice della strada: "chiunque, senza avere ottenuto la licenza prevista dall'articolo 8 della legge 15 gennaio 1992, n. 21, adibisce un veicolo a servizio di piazza con conducente o a taxi è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.761 a euro 7.045. Dalla violazione conseguono le sanzioni amministrative accessorie della confisca del veicolo e della sospensione della patente di guida da quattro a dodici mesi, ai sensi delle norme di cui al capo I, sezione II, del titolo VI. Quando lo stesso soggetto è incorso, in un periodo di tre anni, in tale violazione per almeno due volte, all'ultima di esse consegue la sanzione accessoria della revoca della patente. Le stesse sanzioni si applicano a coloro ai quali è stata sospesa o revocata la licenza".  A Milano è stata predisposta un'unità addetta appositamente a controllare servizi taxi e noleggio con conducente per contrastare il fenomeno dell'abusivismo: sono stati rilevati 13 abusivi Uberpop e 38 taxi abusivi. I vigili precisano anche che gli autisti di Uberpop rispondono in prima persona delle infrazioni, sia per le sanzioni amministrative accessorie della confisca dell'auto e della sospensione della patente, sia per la multa. Comunque, oltre ad Uber Pop, anche gli altri servizi di Uber, come Uber black, comportano rischi per il conducente. [caption id="attachment_16366" align="alignnone" width="622"] UberPOP ha creato problemi di legalità anche a Parigi[/caption] D'altronde i problemi nell'utilizzo di Uber - e in particolare UberPOP - non riguardano solo l'Italia: il tribunale di Parigi ha condannato la filiale francese della società a una multa di 100mila euro per essersi spacciata come servizio di car pooling offrendo in realtà un servizio taxi. Uber inoltre è stata costretta a pubblicare sul sito una nota che informi della sentenza e che metta in guardia dal rischio di condanna penale gli utilizzatori di UberPop. Problemi anche a Berlino e San Francisco (sede della società) dove viene messa in dubbio la sicurezza dei passeggeri.
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