E' tempo di cambiamenti per chi fa delle due ruote il proprio mezzo per spostarsi su strada. La Camera dei Deputati infatti, ha appovato il disegno di legge numero 1720 del 2010, in merito alle modifiche del codice della strada, che per certi versi rivoluzionerà l'utilizzo delle nostre moto.
Un disegno di legge che prevede non solo più l'utilizzo obbligatorio del casco omologato, ma anche del necessario abbigliamento tecnico, come guanti, giubbotto, paraschiena. Questo il testo del disegno di legge:
Art. 171 - (Dotazione di sicurezza per la conduzione di veicoli a due ruote)
1. Durante la marcia, ai conducenti, e agli eventuali passeggeri, di ciclomotori e motoveicoli è fatto obbligo di indossare indumenti e di tenere regolarmente allacciato un casco protettivo di tipo omologato, in conformità con i regolamenti emanati dall'ufficio europeo per le Nazioni Unite - Commissione economica per l'Europa e con la normativa comunitaria.
2. Ai fini di cui al comma 1:
a) per i veicoli fino a 11 Kw è obbligatorio l'utilizzo del casco intergrale;
b) per i veicoli da 11 Kw a 25 Kw è obbligatorio l'utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani, e di giacca tecnica con protezioni per spalle e gomiti;
c) per i veicoli da 25 Kw a 52 Kw è obbligatorio l'utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani, e di giacca tecnica con paraschiena integrale e con protezioni per spalle e gomiti;
d) per i veicoli oltre 52 kw è obbligatorio l'utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani e di una tuta tecnica o di una giacca tecnica con paraschiena integrale e con protezioni per spalle e gomiti e di pantaloni tecnici con protezioni per fianchi e ginocchia.
3. Sono esenti dagli obblighi di cui al comma 2, i conducenti e i passeggeri:
a) di ciclomotori e motoveicoli a tre o quattro ruote dotati di carrozzeria chiusa;
b) di ciclomotori e motoveicoli a due o a tre ruote dotati di cellula di sicurezza a prova di crash, nonché di sistemi di ritenuta e di dispositivi atti a garantire l'utilizzo del veicolo in condizioni di sicurezza, secondo le disposizioni del regolamento.
4. Chiunque viola le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 74 a euro 299. Quando il mancato uso degli indumenti e del casco riguarda un minore trasportato, della violazione risponde il conducente.
5. Chiunque importa o produce per la commercializzazione sul territorio nazionale e chi commercializza indumenti e caschi protettivi per motocicli, motocarrozzette o ciclomotori di tipo non omologato è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 779 a euro 3.119.
6. Gli indumenti e i caschi di cui al comma 5, ancorché utilizzati, sono soggetti al sequestro ed alla relativa confisca, ai sensi delle norme di cui al capo I, sezione II, del titolo VI
Questo è quanto accadeva nel 2010. Per sapere come si è evoluta la questione leggi anche gli articoli successivi:
Codice della strada: ritirati gli emendamenti
Approvato il nuovo codice della strada nel 2010
Novità in vista per il codice della strada. Ma sarà questa la volta buona per colmare le tante lacune esistenti?
L'onorevole Deborah Bergamini, vice presidente della Commissione Trasporti alla Camera, ha spiegato che l'Italia deve colmare le lacune esistenti soprattutto per mettere in sicurezza la mobilità delle persone. Per questo l'Italia deve armonizzare le regole già presenti con quelle dell'Unione Europea. C'è infatti ancora molto da fare per gli utenti più "deboli" della strada: pedoni, ciclisti e motociclisti.
Per questo tra le modifiche inserite nella delega al Governo, c'è quella di definire gli utenti di ciclomotori e motocili come utenti deboli della strada. Inoltre tra le modifiche sono presenti disposizioni atte a favorire la diffusione e l’installazione sulle strade di infrastrutture che garantiscano la sicurezza degli utilizzatori dei veicoli a due ruote, la riforma della disciplina della segnaletica stradale orizzontale e verticale, il libero accesso dei mezzi a due ruote nelle corsie riservate ai mezzi pubblici oltre all’assunzione di misure che consentano anche alle persone più anziane di muoversi quando non possono fruire del trasporto pubblico.
L'onorevole Paolo Gandolfi, relatore del testo di riforma legislativo, ha dichiarato che "con la Legge Delega al Governo intendiamo avviare un iter di riforma del Codice della Strada, con l'obiettivo di migliorare la sicurezza stradale dei motociclisti, dei ciclisti e dei pedoni , le modifiche apportate negli ultimi anni al Codice della Strada hanno dato buoni frutti, riducendo l'incidentalità e i danni provocati agli automobilisti.
Lo stesso non è avvenuto per i motociclisti e in genere per gli utenti della strada più vulnerabili, quali pedoni e ciclisti. Ci concentreremo sul contrasto alle condizioni che rendono gli incidenti mortali o gravi, per i motociclisti, tra le altre cose, andranno riviste le caratteristiche e l'uso dei guard-rail e di altri elementi a bordo strada che rendono più gravi gli incidenti".
Attendiamo le novità fiduciosi.
Molte novità previste anche per il 2014 / 2015: in particolare ci sarà la possibilità di viaggiare in autostrada per le moto 125cc.
Leggi il nostro approfondimento seguendo il link.
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