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Anche Audi richiama veicoli per airbag difettosi

Anche alcuni modelli di Audi richiamati per airbag difettosi. Si tratta del problema degli airbag Takata che coinvolge circa 850 mila Audi.

Il richiamo dei veicoli per la sostituzione di componenti danneggiati o difettosi è diventata una consuetudine che le Case automobilistiche, ormai, sfruttano per un ritorno d'immagine: una situazione che a prima vista può danneggiare la reputazione del marchio ma che spesso finisce per rinforzarla grazie alla trasparenza e alla vicinanza che il cliente sente. Insomma, un'ulteriore garanzia di sicurezza e di controllo costante.

Anche Audi, marchio tedesco diventato sempre più sinonimo di qualità ed affidabilità tedesca, richiama 850.000 veicoli in tutto il mondo per gli airbag difettosi costruiti dalla giapponese Takata. Si tratta di un problema noto da tempo, per cui il richiamo delle Audi, forse, è anche un po' tardivo. Tuttavia, pare che a differenza del problema precedente, qui si tratti solo di un problema al firmware che regola il funzionamento dell'airbag, per cui basterebbe un semplice upgrade.

Quali Audi sono state richiamate per airbag difettosi

Audi richiamate per airbag difettosi

Anche alcune Audi richiamate per airbag difettosi della Takata

Vediamo quali sono le vetture Audi richiamate per airbag difettosi. Come detto, si tratta di circa 850 mila veicoli: sono tutti A4 berlina. Gli airbag difettosi Takata si trovano sui modelli Limousine, Avant e Allroads costruiti dalla fine del 2011 a metà ottobre del 2014. Lo ha reso noto la Casa tedesca dalla centrale di Ingolstadt.

Anche nel caso delle Audi, il problema è negli airbag Takata, il cui sistema elettronico talvolta non funziona. La Casa tedesca afferma che "sono state effettuate una serie di ricerche per individuare il problema: il richiamo riguarda alcuni modelli per i quali bisognerà effettuare una messa a punto del sistema elettronico".

Attualmente non risultano incidenti in cui abbiano inciso gli airbag difettosi, ma sono in corso delle indagini per appurarlo. Ad ogni modo è impressionante che nei primi 6 mesi del 2014 ci siano stati 31,4 milioni di richiami nei soli Stati Uniti: gli airbag della Takata sarebbero presenti anche su BMW, Chrysler, Ford, Honda, Mazda, Nissan e Toyota.

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L'ESP è il controllo elettronico della stabilità ed è obbligatorio per tutti gli autoveicoli dal 1 novembre. Vediamo cos'è, a cosa serve e come funziona la normativa. Cos'è l'ESP e a cosa serve L'ESP è un sistema per il controllo della stabilità dell'automobile che entra in azione nei bruschi cambi di direzione. Il suo nome deriva dal tedesco Elektronisches Stabilitätsprogramm, ma è noto anche come ESC (dall'inglese Electronic Stability Control), VDC (Vehicle Dynamic Control) o DSC (Dynamic Stability Control). Ideato da Bosch come evoluzione dell'ABS, l'ESP è stato usato per la prima volta da Mercedes nel 1995 (sulla Classe S). In fase di sbandata provvede a regolare la potenza del motore e frenare ogni ruota con differente energia così da stabilizzare l'assetto della vettura; è utile sia nei veicoli che vanno in sovrasterzo sia a quelli che vanno in sottosterzo. Oltre all'evoluzione del classico ESP - che ora pesa circa 3 kg in meno di qualche anno fa - esistono anche dei sistemi ESP più evoluti come l'Adaptive ESP (A-ESP) in grado di adattarsi al peso del veicolo in quel momento - dato che il carico incide in modo importante sull'assetto del mezzo -. L'ESP elabora in tempo reale le informazioni provenienti dai sensori di velocità delle ruote, dall'angolo di sterzo e dagli accelerometri, oltre naturalmente all'uso di acceleratore e freno. In caso di necessità, l'ESP interviene sulla centralina per regolare la coppia e le singole pinze freno. Sono complementari al mantenimento dell'assetto anche il controllo di trazione (TCS) e il sistema di antibloccaggio delle ruote (ABS). [caption id="attachment_16353" align="alignnone" width="622"] Esempio del funzionamento dell'ESP - controllo elettronico della stabilità[/caption] Gli esperti ritengono l'ESP il miglior sistema di sicurezza, secondo solo alle cinture di sicurezza: può evitare fino all'80% degli incidenti dovuti a sbandamento. Dal 1995, infatti, si stima abbia evitato oltre 190.000 incidenti salvando 6.000 vite umane solo in Europa. Nonostante lo scetticismo di alcune persone che si ritengono abbastanza abili alla guida già da sé, alcuni studi confermano che nemmeno un pilota professionista può superare l'efficacia dell'ESP nelle manovre d'emergenza, grazie alla capacità di agire su elettronica e meccanica in tempo reale. Inoltre, in una situazione d'emergenza può subentrare il panico che rende il conducente meno lucido e reattivo. ESP obbligatorio, cosa prevede la normativa Il primo passo in favore dell'ESP è avvenuto nel nel 2009, quando si stabilì che a partire dal 1 novembre 2011 il controllo elettronico di stabilità era obbligatorio sui nuovi autoveicoli omologati nei paesi dell'Unione Europea. Per questo motivo, i veicoli in commercio fino ad oggi potevano ancora essere venduti senza ESP se omologati prima del 1 novembre 2011. All'epoca questa decisione intendeva dare tre anni di tempo alle case automobilistiche (fino al 1 novembre 2014) per inserire l'ESP di serie su tutte le vetture. Ecco che dal 1 novembre 2014 tutte le auto di nuova immatricolazione dovranno uscire di fabbrica con l'ESP di serie. L'obbligo dell'ESP riguarda tutte le autovetture e tutti i veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate di massa totale. Ad oggi è già presente nell'84% delle autovetture e dei veicoli commerciali leggeri d'Europa. Negli Stati Uniti l'Esp è obbligatorio da tempo per tutti i veicoli fino a 4,5 tonnellate, così come in Australia e Israele; a breve, invece, adotteranno l'obbligatorietà anche Giappone, Turchia, Corea e Russia. In Cina solo il 25% delle auto nuove è dotato di sistema ESP, mentre nel mondo la percentuale è del 55%.
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Midland Enerjump è il primo caricatore compatto che ricarica la batteria dei veicoli in panne: un vero e proprio power bank per l'automobile. Restare con la batteria scarica è un incubo sia per gli utilizzatori di smartphone e app, sia per i guidatori: se per i primi si sono diffusi da tempo i power bank - delle piccole batterie portatili in grado di regalare una ricarica d'emergenza -, per le automobili non c'era soluzione. Ci ha pensato Midland che, in occasione dell'EICMA 2014, presenta Enerjump. Midland Enerjump è un power bank per l'automobile: grazie agli oltre 40 anni di esperienza a livello internazionale, Midland presenta questo potente e compatto caricatore portatile, pensato per la ricarica di emergenza di tutti i dispositivi mobili e delle batterie dei veicoli. Un vero e proprio gioiellino di tecnologia ed utilità: è il primo powerbank per la batteria dell'automobile in assoluto; può ricaricare la batteria di veicoli in panne, grazie al cavo elettrico e alle pinze rossa e nera in dotazione, in modo da fornire l'energia d'emergenza necessaria. Naturalmente, oltre alla batteria dell'auto, Midland Enerjump può ricaricare qualsiasi dispositivo a batteria - come tablet, smartphone, intercom BT, action camera XTC, fotocamere o MP3 - grazie al cavo USB in dotazione. Un iPhone, ad esempio, può essere caricato completamente oltre 3 volte. Il vero vantaggio di Midland Enerjump è nelle dimensioni: estremamente contenute, con un peso di soli 300 grammi, in modo da poterlo portare sempre con sé come un classico power bank con l'aggiunta di poterlo usare anche con moto, auto e camper! [caption id="attachment_16321" align="alignnone" width="622"] Midland Enerjump è in grado di far ripartire un'auto in panne[/caption] La differenza con i normali power bank, che rende Midland Enerjump in grado di riavviare un veicolo in panne, è la capacità nominale di 8000 mAh abbinata all'uscita a 12V che eroga un'alta corrente di picco. Basterà, quindi, collegarlo alla batteria dell'auto con le pinze in dotazione e il mezzo ripartirà senza dover ricorrere all'aiuto di altri veicoli o a manovre faticose e pericolose. Completano il dispositivo una potente torcia a led - sempre utile in auto - dotata anche di una modalità intermittente per fare da segnalazione luminosa di SOS e l'indicatore di livello di carica a 5 led. Una volta scaricato, basta collegare Enerjump ad una presa elettrica per restituirgli l'energia e rimetterlo a bordo dell'auto. Quanto costa Midland Enerjump? Il prezzo di Enerjump è di circa 99 euro. Vediamo le specifiche tecniche e la scheda di Midland Enerjump power bank per l'auto: Contenuto della confezione: ‐ Enerjump ‐ Cavo avviamento con pinze ‐ Alimentatore da auto 12V ‐ Caricatore da muro ‐ Cavo USB/micro USB Caratteristiche tecniche principali: ‐ Capacità nominale: 8000 mAh ‐ Input: 12/14V ‐ 1A ‐ Output: 5V ‐ 2A ‐ Avviamento auto: 12V ‐ Corrente avvio: 200A ‐ Picco di corrente: 400A ‐ Peso: 300g  
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